L’annuncio della normalizzazione delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti, fatto in contemporanea da Barack Obama e Raúl Castro, ha messo fine a cinquant’anni di guerra fredda.

Ma mentre all’Avana la reazione è stata di gioia, soprattutto per la liberazione di tre prigionieri cubani detenuti negli Stati Uniti, a Miami, dove la comunità di esuli cubani è fortissima, la reazione è stata di rabbia.

Sono quasi due milioni i cubani fuggiti dall’isola dopo la vittoria della rivoluzione del 1959, e la maggior parte di loro si è stabilita a Miami, in Florida, da dove porta avanti una campagna serrata contro il regime di Fidel Castro.

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