Da cinque anni il festival Emerging talents si occupa di promuovere fotografi emergenti da tutto il mondo. La nuova edizione si svolge al Mattatoio di Roma dal 7 dicembre al 6 gennaio, ed è dedicata alle diverse modalità di sperimentazione con l’immagine.
Il festival, diretto da Arianna Catania e Sarah Carlet, ruota intorno a sedici mostre, tra cui The tapestry in my room di Lucie Khahoutian (1990). La famiglia, la religione, le tradizioni, il legame con la Francia sono i temi che hanno segnato la vita dell’artista armena e che ritroviamo rielaborati in questo progetto, attraverso l’uso di collage e foto. “Ho intessuto un ‘arazzo visivo’ di ciò che mi circonda, allo scopo di fornire un universo visivo completo e sottile in cui l’occidente e l’oriente coesistono senza intoppi”, dichiara Khahoutian. The tapestry in my room combina fotografia e collage con lo spirito del gioco, provando a rappresentare qualcosa di magico e inafferrabile: “Mi piace rinnovare gli strumenti usati per narrare la mia storia e distorcere la verità di tanto in tanto, allo stesso modo in cui il tempo distorce la mia memoria”. Il progetto è stato premiato dal concorso lanciato dal festival, vincendo la produzione e l’allestimento della mostra.
Nel primo weekend di Emerging talents (7-9 dicembre) si potranno vedere le mostre accompagnati dagli stessi fotografi, assistere a dibattiti e partecipare a laboratori per bambini e adulti.
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