Il termine “criptozoologia” ha un’aura di rigore scientifico, evoca codici genetici decodificati e fossili perfettamente conservati. In realtà si tratta di una pseudoscienza che prende spunto da miti e leggende. Per raggiungere il minotauro – o il mostro di Lochness o Bigfoot – il criptozoologo naviga in un labirinto di dicerie, congetture e allucinazioni. Il viaggio è sempre interiore perché il minotauro siamo sempre noi stessi. Il romanzo di Yan Ge, _Strange beasts of China _(pubblicato in Cina nel 2006 e ora tradotto in inglese), abbraccia la criptozoologia, fatta di un misto d’illusioni e spirito d’avventura per portarci a Yong’an, città cinese di fantasia dove esseri evasivi, chiamati semplicemente “beasts” (bestie), vivono accanto agli umani, adattandosi e diventando quasi invisibili: un’assenza ambientale. Attraverso le indagini del protagonista, un criptozoologo che inutilmente cerca di catalogare le bestie, l’autrice pone domande sul nostro mondo più che cercare di risolvere i misteri di un mondo modellato sulle nostre fantasie.
The New York Times
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Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 119. Compra questo numero | Abbonati