Il 28 settembre i prezzi del petrolio hanno superato la soglia degli ottanta dollari al barile, raggiungendo il picco più alto dall’ottobre 2018. Il prezzo del greggio Brent, un punto di riferimento dei mercati internazionali, è arrivato a 80,69 dollari. “I prezzi”, osserva la Bbc, “sono in aumento da giorni per colpa della crisi energetica in Europa. Gli analisti sono convinti che continueranno a salire a causa dell’aumento della domanda e della riduzione dell’offerta”. Gli aumenti riguardano anche altre fonti di energia, aggiunge il Financial Times. Il prezzo dei contratti di fornitura del gas naturale con consegna a ottobre è aumentato del 10 per cento, e ciò significa che è raddoppiato dalla metà di agosto. In crescita anche il prezzo delle quote di emissione dell’anidride carbonica, che il 28 settembre è arrivato a 65 euro alla tonnellata. Sui mercati europei, infine, il carbone è scambiato a duecento dollari alla tonnellata, mentre le aziende energetiche fanno fatica ad assicurarsi le forniture in vista dell’inverno. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1429 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati