Il 12 luglio il parlamento europeo ha approvato la legge sul ripristino della natura con 336 voti favorevoli e 300 contrari. La norma punta a riportare allo stato naturale almeno il 20 per cento del territorio dell’Unione, comprese alcune aree destinate all’agricoltura. A giugno era stata approvata dal consiglio europeo. Negli ultimi mesi però il Partito popolare europeo si era schierato contro la legge, sostenendo che avrebbe messo a rischio la sicurezza alimentare e rovinato migliaia di aziende. Il tentativo di far naufragare il progetto, che secondo Euobserver mirava a raccogliere voti nelle aree rurali in vista delle elezioni europee del 2024, è fallito perché 21 eurodeputati popolari hanno votato a favore andando contro le indicazioni del partito. Ora il parlamento e il consiglio dovranno trovare l’accordo sulla versione finale del testo, un processo che potrebbe durare diversi mesi.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1520 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati