L’11 marzo 2004 dieci zaini bomba esplodono su quattro treni suburbani di Madrid: gli attentati sono rivendicati da Al Qaeda, all’epoca l’organizzazione jihadista più potente. In occasione del ventesimo anniversario degli attentati, in cui persero la vita 192 persone e ne rimasero ferite quasi duemila, in Spagna si sono svolte numerose commemorazioni. Da allora, ricorda El País, il terrorismo di matrice islamica è molto cambiato: Al Qaeda ha lasciato il posto al gruppo Stato islamico, i cui miliziani, responsabili di attentati successivi, “non sono più immigrati di prima generazione, ma i loro figli, nati o cresciuti in Spagna”. Tra loro anche minori, donne e persone che si sono radicalizzate in carcere.
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Questo articolo è uscito sul numero 1554 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati