La coalizione conservatrice Alleanza democratica (Ad), guidata da Luís Montenegro, è arrivata in testa alle elezioni politiche del 10 marzo con il 29,49 per cento dei voti, seguita dal Partito socialista e dall’estrema destra di Chega. Dopo quasi nove anni i socialisti perdono quindi il governo del paese. Ora Ad deve provare a formare un governo di minoranza, visto che durante la campagna elettorale aveva escluso un’alleanza con Chega. Uno spostamento a destra che preoccupa molti analisti, soprattutto perché avviene nel cinquantesimo anniversario della caduta della dittatura, il 25 aprile 1974. Bisogna però capire “il vero significato del voto antisistema”, scrive João Miguel Tavares su Público. “Queste elezioni mostrano chiaramente che dopo cinquant’anni di democrazia molte persone hanno perso la speranza in un cambiamento. Chega potrà non sapere come risolvere i problemi di queste persone né come contrastare la tendenza del paese a essere sempre più diviso tra la costa e l’interno, tra ricchi centri urbani e periferie povere. Ma è un partito che segnala un malcontento, dà voce a chi è arrabbiato. Ed è, in questo senso, un’esplosione civica rilevante e una manifestazione democratica di disperazione”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1554 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati