Anche se la pandemia di covid-19 è ormai alle spalle, il mondo ha ancora i brividi se si parla di malattie infettive. Eppure, quando ad agosto l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l’emergenza mpox, la risposta è stata insufficiente. Nessuno dei paesi africani raggiunti dal virus ha ricevuto i vaccini promessi. Sembra che per gran parte del mondo la cosa migliore da fare con i poveri sia ignorarli.
Ma la verità è che le crisi sanitarie che colpiscono gli stati in via di sviluppo sono causate dall’occidente: le sue aziende promuovono in quei paesi il consumo di cibi processati altamente calorici, i suoi governi impongono l’austerità fiscale.
Le prime cause di morte prematura nel mondo non sono le malattie infettive, ma patologie croniche come il cancro, il diabete e i disturbi cardiaci: le cosiddette malattie non trasmissibili (Ncd). I decessi per Ncd sono in aumento e i dati peggiori arrivano dai paesi a reddito basso o medio. Tra i fattori di rischio ci sono il fumo, l’alcol, l’inquinamento atmosferico, l’inattività e le diete ricche di sale, zuccheri e grassi. Nei paesi poveri, dove le grandi aziende cercano nuovi mercati, la popolazione spesso non sa quali siano gli alimenti sani. I governi hanno bisogno di risorse per affrontare le multinazionali e garantire cure adeguate a chi sviluppa le Ncd, ma solo il 2 per cento dei fondi per la salute è usato per contrastarle. Secondo uno studio dell’Oms pubblicato nel 2018, adottando alcune misure per arginarle (aumento delle tasse sul tabacco e sull’alcol, riduzione del sale negli alimenti, farmaci a chi è colpito da infarti e ictus, vaccinazione contro il papilloma virus) si sarebbero salvate 8,2 milioni di vite ogni anno.
Il denaro per contrastare le Ncd non ha lo stesso fascino dei fondi per sradicare una malattia, ma può scongiurare disastri come la morte di un genitore o di chi mantiene una famiglia con le conseguenze sociali ed economiche che conosciamo. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1579 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati