Nell’adattamento di E i figli dopo di loro di Nicolas Mathieu (premio Goncourt 2018), i fratelli Boukherma abbandonano il sudovest della Francia, i loro esercizi stilistici e l’ironia, in favore della Lorena, di una chiara sincerità, di emozioni condivise. Fedele al libro senza esserne prigioniero, il film racconta il passaggio all’età adulta di alcuni giovani attraverso quattro estati, tra il 1992 e il 1998, intorno al personaggio centrale di Anthony, interpretato da Paul Kircher. È lui la vera arma segreta dei fratelli Boukherma.
Marie Sauvion, Télérama
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Questo articolo è uscito sul numero 1579 di Internazionale, a pagina 81. Compra questo numero | Abbonati