L’insegnante in pensione ed ex sindacalista Tarlan (Maryam Bobani) assiste all’omicidio della figlia adottiva Zara a opera del marito, un uomo che ha contatti molto influenti nel governo. Anche se il suo passato di attivista politica viene usato contro di lei, Tarlan rifiuta di farsi intimidire e di restare in silenzio. Nader Saeivar e il co-sceneggiatore del film Jafar Panahi non hanno bisogno di attaccare frontalmente il regime iraniano, ma il fine del film risulta comunque evidente: nessuno è al sicuro da intimidazioni e minacce, se decide di andare controcorrente. Un nuovo esempio di cinema mirato e potente.
Claire Fulton, Loud and Clear
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Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati