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“Cinque rapimenti in sette mesi. Forse non è un bilancio esaustivo, ma di certo il presidente ad interim della Guinea, il generale Mamady Doumbouya, ha stabilito un record”, ironizza il sito burkinabé Wakat Séra commentando la notizia del rapimento dell’attivista della società civile Abdoul Sacko ( nella foto ). L’uomo è stato ritrovato il 19 febbraio in uno stato critico e con dei segni di tortura, probabilmente dato per morto dagli uomini a volto coperto che l’avevano prelevato da casa sua, a Conakry, alcune ore prima. Il sequestro di Sacko segue la sparizione in circostanze simili di altri esponenti della società civile guineana, tra cui il giornalista Habib Marouane Camara e gli attivisti per i diritti umani Oumar Sylla e Mamadou Billo Bah.

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Questo articolo è uscito sul numero 1603 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati