Il 28 marzo il leader militare guineano, Mamadi Doumbouya, ha concesso la grazia all’ex dittatore Moussa Dadis Camara, al potere dal 2008 al 2009. Nel 2024 Camara era stato condannato per crimini contro l’umanità nel processo sul massacro del 28 settembre 2009 allo stadio di Conakry, dove 156 simpatizzanti dell’opposizione furono uccisi e 109 donne furono stuprate. La grazia divide l’opinione pubblica: per alcuni è un gesto di riconciliazione nazionale, scrive il sito Guinée7, per altri il frutto di un calcolo politico, visto che Camara ha ancora sostenitori in alcune regioni del paese.
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Questo articolo è uscito sul numero 1608 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati