Astra Taylor è un’attivista che si batte per la democrazia e l’uguaglianza e che ha fondato Debt collective, un sindacato di debitori. Chiamata dalla radio canadese a tenere le Massey lectures, un ciclo di conferenze a cui in passato sono stati invitati Martin Luther King, Claude Lévi-Strauss o Margaret Atwood, ha deciso di dedicarle al tema dell’insicurezza. A suo modo di vedere, che sia dettato da ragioni ambientali, economiche, politiche o sociali, oggi questo sentimento unisce la maggioranza delle persone. Il sistema che prometteva di renderci più tranquilli e meno minacciati o preoccupati ha prodotto l’effetto perverso di farci diventare più inquieti. Per questo occorre ripartire dalle basi, cercando di capire cosa c’è di sbagliato nel sistema e come trovarne uno migliore. Così Taylor attraversa le grandi trasformazioni della modernità: la precarizzazione del lavoro, la crisi della comunità e i loro effetti sulla percezione di sé e del mondo. Proponendo di accettare l’incertezza e la vulnerabilità che contraddistinguono la nostra esistenza invece di cercare di eliminarle, Taylor suggerisce soluzioni pratiche, in parte frutto della sua esperienza di militanza: sistemi di reddito universale, rafforzamento di sindacati e organizzazioni comunitarie. Anche di questo Taylor parlerà con Kohei Saito, nell’incontro finale del festival di Internazionale a Ferrara il 6 ottobre. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1579 di Internazionale, a pagina 83. Compra questo numero | Abbonati