Giovanna Mezzogiorno è un volto noto del cinema italiano. Come attrice ha lavorato con registi come Wim Wenders, Francesca Archibugi, Ferzan Özpetek. Il cinema Giovanna l’ha respirato dentro le mura di casa, essendo figlia di due grandi attori come Vittorio Mezzogiorno e Cecilia Sacchi, ma si è anche formata nel laboratorio di Peter Brook a Parigi, con il quale ha esordito a teatro. Il cinema le scorre nelle vene. E per il cinema Mezzogiorno diventa scrittrice, spiegando a grandi e piccoli in cosa consiste la sua magia. Il cinema, ci dice Mezzogiorno, vive parentesi notturne. Si gira all’alba o al tramonto ed è in quella oscurità che una persona, grazie alle sapienti mani di truccatrici e costumisti, diventa un personaggio. Così Mezzogiorno ci prende per mano e ci racconta i vari mestieri del cinema. Nessuno lavora davvero da solo: il regista è il capo, ma ha bisogno di operatori, direttori della fotografia, attrezzisti, microfonisti, fonici. Solo quando tutto è allineato si può arrivare con gli attori e le attrici al “si gira”. Le pagine del libro sembrano costruite come scene di un film e Mezzogiorno da regista-scrittrice ci spiega non solo la tecnica, ma anche la storia del cinema, e da attrice, ci regala anche preziose pagine d’intimità. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1565 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati