Il presidente Emmanuel Macron ha accettato, il 16 luglio, le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal: il governo resterà in carica per gestire gli affari correnti, soprattutto nel delicato periodo delle Olimpiadi di Parigi, che cominciano il 26 luglio. La nomina di un successore di Attal sembra lontana, soprattutto visto che la coalizione di sinistra del Nuovo fronte popolare non trova un accordo su un candidato: “Dieci giorni dopo aver alimentato le speranze con la vittoria alle elezioni legislative, la sinistra si divide, causando lo sconforto dei suoi elettori”, scrive Libération.
Il rebus del governo
Condanna per Masha Gessen
La giornalista e scrittrice statunitense di origine russa Masha Gessen ( nella foto ) è stata condannata a otto anni di carcere in absentia da un tribunale di Mosca per aver diffuso notizie false sull’esercito. Come spiega il sito del Comitato per la protezione dei giornalisti, il procedimento, dell’agosto 2023, riguarda un’intervista rilasciata da Gessen al giornalista russo Jurij Dud sul massacro di Buča, commesso dalle truppe di Mosca in Ucraina nel marzo 2022.
Le prime nomine
Roberta Metsola ( nella foto ) è stata confermata il 16 luglio presidente del parlamento europeo. Eletta per la prima volta a questo incarico nel gennaio 2022, la politica maltese del Partito popolare europeo ha ottenuto il sostegno di 562 eurodeputati. “Era scontato che fosse rieletta, dato che si è presentata praticamente senza oppositori”, scrive Politico. “Solo Irene Montero, ex ministra spagnola per l’uguaglianza, del gruppo Sinistra, ha simbolicamente presentato la sua candidatura, ottenendo 61 voti”. La rielezione di Metsola ha provocato una spaccatura all’interno del Partito laburista maltese, scrive Times of Malta: due dei suoi tre eurodeputati si sono rifiutati di votarla.
Stampa proibita
Il 16 luglio la ministra dell’interno tedesca, Nancy Faeser, ha annunciato la messa al bando della rivista di estrema destra Compact e della casa di produzione cinematografica Conspect Film, appartenente allo stesso gruppo editoriale. Compact, che ha fatto da megafono alle posizioni del partito Alternative für Deutschland (Afd), svolge secondo Faeser un’attività contraria all’ordine costituzionale tedesco. Il fondatore e direttore della rivista, Jürgen Elsässer, in passato ha chiesto il “rovesciamento del regime”, nel 2015 ha invitato i militari a chiudere le frontiere, i centri di asilo e le moschee. In seguito ha condotto una campagna contro la “dittatura del coronavirus” e ha sostenuto l’invasione russa dell’Ucraina. All’alba del 16 luglio le forze di polizia hanno perquisito le sedi della casa editrice e l’abitazione di Elsässer, sotto gli occhi di giornalisti che evidentemente erano stati avvisati dell’operazione. Secondo Die Tageszeitung “la messa al bando di Compact è giusta. Ma le foto di Elsässer in accappatoio – il sedicente oppositore, perseguitato nella vita privata– rafforzano il mito della vittima coltivato dall’estrema destra”. ◆
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