I ritrovamenti di corpi sulle spiagge tunisine non stupiscono più nessuno. Il 26 ottobre ne sono stati recuperati quindici nel governatorato di Mahdia. Alla fine di settembre altre quindici persone, tra cui alcuni bambini, sono morte e sedici risultano disperse dopo che la loro barca è affondata al largo dell’isola di Djerba. Secondo il ministero dell’interno tunisino, tra gennaio e maggio di quest’anno risultavano morti e dispersi 342 migranti. Ma non abbiamo informazioni su chi siano queste persone, denuncia il Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes). “Da giugno, le autorità non danno più informazioni sui migranti fermati in mare e sui naufraghi”, dichiara Romdhane Ben Amor, portavoce del Ftdes.
Le tragedie legate a naufragi e sparizioni sono la conseguenza della caccia ai migranti scatenata dalle autorità in seguito ai discorsi violenti del presidente Kais Saied, denuncia Ben Amor. La situazione è ancora più catastrofica per i migranti che restano bloccati in Tunisia. Firmando un memorandum d’intesa con l’Unione europea nel 2023, Tunisi si è impegnata a combattere i flussi illegali, incassando 105 milioni di euro.
Anche il governo di Giorgia Meloni ha concesso alla Tunisia un pacchetto di aiuti per fermare i barconi di migranti diretti in Italia.
Lo scandalo sollevato da un’inchiesta del quotidiano britannico The Guardian (pubblicata in queste pagine) non sembra aver cambiato le cose. In seguito all’articolo, la Commissione europea ha chiesto alle autorità tunisine di aprire un’indagine. “Bruxelles preferisce chiudere un occhio sulle violazioni dei diritti umani. Si accontenta di comunicati stampa e richieste di indagini, senza mettere in discussione gli accordi”, conclude Ben Amor. Quanto al governo di Tunisi, appare più determinato a rispettare i suoi obblighi verso i partner europei che a preservare la dignità umana e la vita dei migranti, che siano tunisini o dell’Africa subsahariana. ◆ fsi
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Questo articolo è uscito sul numero 1588 di Internazionale, a pagina 52. Compra questo numero | Abbonati