Van Morrison, Duets (Rca)
Quando si è diffusa la notizia che Van the Man avrebbe sfornato anche lui un disco di duetti molti fan del bardo irlandese hanno storto il naso; quando si è saputo che tra gli ospiti del disco ci sarebbero stati Michael Bublé, Mick Hucknall e Joss Stone i puristi lo hanno storto del tutto. Hanno fatto malissimo perché ancora una volta Van ci consegna un disco di qualità sopraffina con arrangiamenti ricchi e puliti (suonati da una band con i fiocchi), soul a profusione, interpretazioni vocali superbe e una scelta dal suo vasto catalogo di canzoni che comprende principalmente brani poco conosciuti e perle da riscoprire. Tutti gli ospiti si comportano benissimo (compresi Bobby Womack, Mavis Staples, Georgie Fame, Natalie Cole, il famigerato Bublé e la figlia Shana Morrison, che dal padre ha ereditato una gran bella voce) e il disco si ascolta tutto d’un fiato passando da una splendida Higher than the world con George Benson all’imperdibile Fire in the belly con Steve Winwood, per terminare in bellezza con un duetto che intreccia la voce di Van con quella del grande Taj Mahal. Da ascoltare e riascoltare sempre con gaudio.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Josquin Desprez, Stabat mater (Harmonia Mundi)
L’etichetta francese ristampa a prezzo scontato uno dei migliori dischi del suo lussuoso catalogo. I capolavori del maestro fiammingo sono qui interpretati con rara sensibilità e assoluta perfezione tecnica dai cantanti della Chapelle Royale diretti dal sempre bravissimo Philippe Herreweghe. Oltre al meraviglioso Stabat mater cui è intitolato l’album sono presenti molti altri mottetti, forma della quale Josquin è uno dei maestri assoluti: impossibile fare preferenze, da Salve Regina a Miserere me, Deus passando per l’Ave Maria, qui si inanella una collana di capolavori che riescono a commuovere ad ogni ascolto, capovolgendo definitivamente il vecchio stereotipo che vorrebbe Josquin musico di grande intelletto e poca capacità emotiva. Una musica molto difficile da rendere sotto il profilo interpretativo, che questi eccellenti musicisti riescono a rendere con spontaneità e naturalezza sottolineando ogni minima sfumatura di queste preziose partiture.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

T-Bone Walker, T-Bone blues (Atlantic)
La nuova sventagliata di riproposte a basso prezzo della Rhino stavolta attinge al vasto catalogo Atlantic e ci regala diversi gioielli rimasti fuori catalogo da anni, tra cui questo stupendo album del bluesman T-Bone Walker registrato nei primi anni sessanta insieme a un gruppo di altissimo valore che comprende ospiti speciali come Barney Kessel e Plas Johnson. Blues di grandissimo livello sia vocale che strumentale, con arrangiamenti dal punch inconfondibile tipico del suono Atlantic di quegli anni (produce come di consueto l’inconfondibile Nesuhi Ertegun). Walker è un nome non troppo conosciuto dal grande pubblico rispetto ad altri giganti del blues, quindi questa ristampa economiche potrà aiutare a riportare luce sulle doti di questo musicista, dotato di una tecnica chitarristica fuori del comune e di una voce dal feeling inconfondibile.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it