Nikolas Harnoncourt, The Schubert edition (Berliner Philharmoniker)
I Berliner Philharmoniker stanno facendo le cose sul serio con la loro neonata etichetta discografica. Ecco scodellato caldo uno stupefacente cofanetto tutto dedicato a Schubert, con l’integrale delle sinfonie, le messe numero 5 e numero 6, e l’opera Alfonso und Estrella, tutte registrate sotto la guida di Nikolas Harnoncourt, che anche in Schubert si conferma come una delle intelligenze musicali più vitali e interessanti del panorama mondiale. In particolare l’opera lirica di raro ascolto, dove spiccano le voci di Dorothea Röschmann e Kurt Streit, conferma come il genio di Schubert non si applicasse solo alla musica liederistica o strumentale, e che questo repertorio andrebbe riportato maggiormente in auge. Le esecuzioni sono perfette, appassionate e allo stesso tempo stilisticamente rigorose, cariche di energia ritmica e tenerezza. Difficile chiedere di più. Un lussuoso cofanetto ricco di informazioni raccoglie in 8 cd le registrazioni, ma nel caso non vogliate muovervi dalla vostra poltrona per una settimana (magari armati di cheesecake e birra) è presente anche un blu-ray che racchiude l’intero contenuto del cofanetto in un unico supporto.
Alfred Brendel, The concerto recordings (Decca)
La ristampa di questa settimana è un super scatolotto contenente ben 18 cd a prezzo abbordabilissimo che ci presentano il grande pianista Alfred Brendel alle prese con l’integrale dei concerti di Mozart, Beethoven, Liszt e Brahms insieme a celebri concerti di Schumann, Weber e al meno celebre (ma non meno valido) Schönberg. Le scorribande mozartiane, realizzate insieme a Neville Marriner e Charles Mackerras, sono una delizia assoluta. Un Mozart allo stesso tempo ragionato e di straordinaria freschezza, quasi improvvisativa, mentre Beethoven, con Simon Rattle e i Wiener Philharmoniker, assume toni più drammatici, con un pianismo quasi scultoreo, ma sempre sottolineato da un suono bellissimo. Tutte queste pagine sono registrazioni da conservare e riascoltare negli anni: la bravura di Brendel non sbiadisce con il passare del tempo e il cofanetto è impreziosito da utilissime note scritte dallo stesso Brendel, che come si sa è sopraffino non solo con la tastiera ma anche con la penna.
Clara Wieck e Robert Schumann, Trii per piano (Challenge Classics)
Il magnifico trio in sol minore op. 17 di Clara Wieck non ha proprio nulla da invidiare alle pagine scritte dal marito Robert Schumann: se fosse stato firmato da lui probabilmente oggi godrebbe di popolarità ben maggiore. Clara ci presenta un lavoro di solidissima fattura tecnica, cui non mancano episodi di lirismo appassionato e grande espressività, dimostrando in particolare un dono per la melodia che non molti compositori possono dire di avere a loro disposizione. Questo disco ce ne presenta una superba esecuzione del trio Voces Intimae, composto da grandi musicisti italiani. Il pianoforte di Riccardo Cecchetti, il violino di Luigi De Filippi e il violoncello di Sandro Meo si dimostrano all’altezza della situazione anche nelle pagine schumanniane che completano il disco. L’arduo trio in fa maggiore op. 80 mette in luce la coesione quasi telepatica tra i musicisti, che ne forniscono una interpretazione calorosa e di notevole virtuosismo, chiudendo poi il disco con i Phantasiestücke op. 88, pagine dove Schumann dimostra tutta la sua maestria anche nei lavori di maggior concisione formale.
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