Secondo l’ultimo bollettino pubblicato da Banca d’Italia, la durata media del debito pubblico italiano è di 6,65 anni. Ma l’Outright market transactions (Omt), il piano condizionale di acquisto di titoli di stato approvato dal consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) il 6 settembre, concentrerà gli acquisti solo sui titoli con scadenza residua non superiore a tre anni.

Questa scelta potrebbe spingere molti governi a ridurre la durata del debito per risparmiare sugli interessi. Dopo l’annuncio della Bce, infatti, si sono ridotti soprattutto i tassi d’interesse dei titoli a breve scadenza, mentre quelli dei titoli trentennali sono rimasti quasi invariati. In questo modo, però, i paesi diventerebbero più vulnerabili in caso di una recrudescenza della crisi del debito.

È bene quindi tenere sempre in considerazione che ci sono molti vantaggi nell’avere una durata relativamente lunga del debito, soprattutto per un paese come l’Italia, con un debito così alto. È proprio questo che ci ha salvato negli ultimi due anni.

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