C’è un legame tra la crisi bancaria innescata dal fallimento della Silicon Valley Bank e il tracollo del colosso svizzero Credit Suisse? Si ripeterà una crisi come quella del 2008? Intanto, clienti e istituti di credito corrono ai ripari. Leggi
L’indice Doing business, una classifica che elenca i paesi dov’è più facile fare l’imprenditore, ha destato sospetti fin dalla sua istituzione nel 2003, ma gli economisti hanno cominciato a criticarlo solo di recente. Leggi
Anche quest’anno il festival organizza un incontro in collaborazione con Banca etica. Sabato 30 settembre al cinema Apollo è in programma l’evento su grande finanza e diritti umani, a cui partecipano Andrea Baranes, presidente della Fondazione culturale responsabilità etica della rete di Banca etica, la professoressa tedesca Barbara Happe e lo statunitense Jesse Eisinger, giornalista di ProPublica ed esperto di finanza etica. L’incontro sarà moderato da Teresa Paoli. Leggi
“Partiamo dal presupposto che gli italiani di finanza non ci capiscono nulla”, esordisce così Massimo Cirri che, insieme a Sara Zambotti di Rai Radio2- Caterpillar, ha condotto il quizzone a tema finanziario al Cinema Apollo. La risposta del Festival di Internazionale al rapporto dell’Associazione Bancaria Italiana sull’analfabetismo finanziario sono una decina di domande a risposta multipla, commentate e spiegate da Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica e Nunzia Penelope, giornalista e scrittrice che si occupa di economia.
L’incontro è stato un’occasione divertente per approfondire temi che normalmente intimidiscono o allontanano il pubblico. Si è parlato di quantitative easing, anatocismo, finanziamenti delle banche all’industria delle armi, postergazione, bail-in e high frequency trading. Esilaranti le risposte sbagliate, ironicamente poste quelle corrette.
Vengono messe in luce le problematiche e le contraddizioni della finanza moderna, portando alla luce i rischi della scarsità di controllo delle operazioni, così come gli insuccessi di pratiche come il quantitative easing o la “Tobin tax”, quando non applicata a livello mondiale. Non manca un certo compiacimento dell’establishment finanziario nell’usare termini astrusi.
Per finire, qualche suggerimento su come scegliere la propria banca, quali parametri controllare, per sentirsi il più possibile al sicuro in un mondo difficilmente comprensibile per l’uomo della strada.
Barbara Busnardo e Alice Scuderi
La crisi di fiducia che muove la protesta dei risparmiatori traditi di Banca Etruria potrebbe rivelarsi una crepa nel sistema del credito, finanziario e politico, ben più profonda di quanto non appaia. Leggi
Le borse cinesi hanno chiuso con gravi perdite, guidate da Shanghai che ha terminato la seduta di oggi con una caduta dell’8,5 per cento. Shenzhen ha chiuso a -7 per cento e Hong Kong a -3. Il crollo di questo lunedì è il peggiore da oltre otto anni e fa scambiare a rilento i titoli anche nelle borse europee.
Il tonfo di Shanghai arriva dopo tre settimane di calma durante le quali l’indice composito che indica l’andamento della principale borsa cinese aveva recuperato il 16 per cento rispetto al minimo toccato lo scorso 8 luglio. Ma evidentemente gli investitori non credono a una stabilizzazione a breve termine nonostante le misure varate da Pechino per arginare l’ondata di vendite esplosa a metà giugno. Anche dall’economia reale arrivano indicazioni negative. L’istituto statistico nazionale ha rilevato che i profitti delle imprese sono scesi a giugno dello 0,3 per cento, il minimo da 15 mesi.
Le incertezze sull’economia cinese hanno contagiato anche Tokyo, che ha perso quasi l’1 per cento, e si sono avvertite anche in Europa, dove le borse sono partite tutte deboli. Francoforte cede l’1,4 per cento, sulla stessa linea di Parigi. Milano e Madrid sono in calo dell’1,2 per cento mentre Madrid, Zurigo cede l’1 per cento, mentre Londra contiene i ribassi allo 0,46 per cento. La borsa di Atene è ancora chiusa.
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