Dieci anni fa Edward Snowden ( nella foto ), un consulente informatico dell’agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (Nsa), rivelava al mondo i diffusi programmi... Leggi
I servizi segreti statunitensi e britannici hanno intercettato i telefoni di centinaia di migliaia di passeggeri sui voli della Air France e di altre compagnie aeree. Lo rivela una nuova inchiesta pubblicata da Le Monde in collaborazione con il sito The Intercept e basata sui documenti forniti dall’informatore Edward Snowden. Leggi
Il giornalista del Guardian Luke Harding, autore di Snowden, spiega perché è importante leggere il suo libro e vedere il film diretto da Oliver Stone, ispirato anche al suo saggio. Leggi
Il nuovo film di Oliver Stone non è solo la ricostruzione dell’incredibile vicenda dell’analista dell’Nsa. È un’opera che ci apre gli occhi sul controllo tecnologico acquisito dalle potenze mondiali e che misura la regressione delle democrazie occidentali. Leggi
Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno raggiunto un accordo sulla protezione dei dati. Il cosiddetto Privacy shield consente alle aziende di registrare i dati personali degli europei sui server statunitensi. Leggi
L’agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha spiato i presidenti francesi Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e François Hollande. La notizia ha creato imbarazzo diplomatico tra due i paesi e ha riaperto il dibattito sul datagate, che va avanti dal 2013. Ma cos’è il datagate e com’è nato? Leggi
Edward Snowden, l’uomo che ha rivelato i segreti del programma di spionaggio e sorveglianza su scala mondiale della National security agency statunitense, ha concesso un’intervista esclusiva al Guardian. Da Mosca, dove vive per sfuggire alla giustizia americana, Snowden ha spiegato perché il diritto alla privacy riguarda tutti i cittadini e va difeso senza considerare i confini nazionali dei paesi. Leggi
Il Regno Unito ha trasferito diversi agenti dei servizi segreti dopo che Russia e Cina hanno avuto accesso a informazioni riservate che rivelano il modo in cui operano sul campo. Mosca e Pechino avrebbero decifrato dei documenti ottenuti due anni fa da Edward Snowden, l’uomo che ha rivelato i segreti del programma di spionaggio e sorveglianza della National security agency statunitense. In questo modo sarebbero entrate in possesso dei dettagli riguardanti le tecniche utilizzate sul campo e delle informazioni che potrebbero portare all’identificazione delle spie.
La fonte governativa citata dal Sunday Times ha sottolineato che nessuno è stato danneggiato, ma che la situazione ha impedito ai servizi segreti britannici di continuare a raccogliere informazioni importanti. Anche altre agenzie di spionaggio occidentali sarebbero state costrette a ritirare i loro agenti da paesi ostili in seguito alla fuga di notizie.
“Non dobbiamo cambiare solo le leggi e i sistemi, dobbiamo cambiare i valori”, dice Edward Snowden nella terza parte dell’intervista esclusiva al Guardian. La privacy è un problema planetario, che non riguarda solo i singoli stati, ma i sistemi tecnologici globali. Leggi
“In nessun caso la sorveglianza di massa ha dato un contributo rilevante nelle indagini contro il terrorismo”, dice Edward Snowden nella seconda parte dell’intervista esclusiva al Guardian. Anzi, spesso voler controllare tutto ha portato fuori strada i servizi di intelligence. Leggi
Edward Snowden, l’uomo che ha rivelato i segreti del programma di spionaggio e sorveglianza su scala mondiale della National security agency statunitense, ha concesso un’intervista esclusiva al Guardian. Da Mosca, dove vive per sfuggire alla giustizia americana, Snowden ha detto che il diritto alla privacy riguarda tutti. La prima parte dell’intervista. Leggi
Il governo degli Stati Uniti potrà riprendere i controlli sui dati telefonici, ma con nuove limitazioni. Lo ha deciso il senato con l’approvazione del Freedom act. La legge estende la capacità dell’esecutivo di raccogliere i dati, una prerogativa che era scaduta il primo giugno. Il Freedom act sostituirà il Patriot act ed è stato sostenuto dal presidente Barack Obama, che lo ha definito uno strumento necessario per combattere il terrorismo. La legge è stata approvata con 67 voti favorevoli e 32 contrari e nel giro di poche ore Obama ha firmato il provvedimento.
Si tratta di un passaggio fondamentale per il paese a quattordici anni di distanza dagli attacchi terroristici dell’11 settembre, a due anni dalle rivelazioni dell’ex consulente dell’Nsa Edward Snowden. Nel 2013 Snowden aveva denunciato la pratica dell’Agenzia per la sicurezza nazionale di registrare tutta una serie di dati sulle conversazioni telefoniche. L’amministrazione statunitense non aveva a disposizione i contenuti ma le informazioni collaterali: chi ha chiamato chi, a che ora e per quanto tempo. D’ora in poi saranno le aziende telefoniche a custodire i dati. Gli inquirenti potranno prenderne visione solo se in possesso di un regolare mandato del tribunale.
A partire dalla mezzanotte del 1 giugno, la National security agency (Nsa) non potrà più raccogliere informazioni grezze dai tabulati telefonici dei cittadini. Il senato non è riuscito a trovare un accordo per il rinnovo della sezione 215 del Patriot act, la legge voluta nel 2001 da George W. Bush per difendere la sicurezza nazionale contro le minacce terroristiche. La Casa Bianca insiste ora per una rapida approvazione del Freedom act, una legge di compromesso tra chi vuole porre un freno ai poteri dell’Nsa e chi invece vuole mantenerli. Leggi
Una giornata qualunque su internet: cerchiamo informazioni su Google, verifichiamo l’erogazione del mutuo nel sito della nostra banca, commentiamo lo status di un amico su Facebook. Quanto sappiamo dei meccanismi che hanno regolato queste operazioni? Niente. Leggi
Negli Stati Uniti la camera dei rappresentanti ha approvato lo Usa freedom act, una riforma per fermare la raccolta sistematica dei dati telefonici dei cittadini statunitensi da parte dell’agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa). Ecco cosa prevede. Leggi
Una corte d’appello degli Stati Uniti ha stabilito che le intercettazioni fatte dall’agenzia governativa Nsa sono illegali. Secondo i giudici il programma dell’Nsa, che ha permesso di raccogliere i tabulati telefonici di milioni di cittadini statunitensi, non è stato autorizzato in alcun modo dal congresso. La decisione capovolge una sentenza del 2013, secondo la quale il programma dell’agenzia federale rispettava la costituzione.
Il programma di intercettazioni dell’Nsa è stato denunciato per la prima volta da Edward Snowden, ex analista dell’agenzia che ha diffuso una serie di documenti riservati pubblicati dal Guardian, dal Washington Post e da altri giornali statunitensi.
“Non ci sono prove che il congresso volesse autorizzare la raccolta indiscriminata dei tabulati telefonici e aggregarli in un database”, ha dichiarato la corte d’appello. L’Nsa è accusata anche di aver spiato i leader di diversi paesi stranieri.
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