Re Vajiralongkorn ha promulgato la legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, ha annunciato il 24 settembre il giornale ufficiale Royal Gazette. Leggi
“L’amore ha trionfato sui tabù e sulle leggi arcaiche”, scrive il Kathmandu Post nell’editoriale con cui festeggia la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello... Leggi
Com’era prevedibile, la gerarchia cattolica tedesca non è stata entusiasta quando i legislatori hanno deciso di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Leggi
26 giugno: La corte suprema negli Stati Uniti legalizza i matrimoni tra persone dello stesso sesso in tutto il paese. Prima della sentenza, ottenuta con cinque voti favorevoli e quattro contrari, le coppie gay potevano sposarsi in 37 stati e nel distretto di Columbia.
Il 2015 è stato un anno importante per i diritti civili in tutto il mondo: il 22 maggio l’Irlanda è diventato il primo paese a riconoscere i matrimoni omosessuali per via referendaria. Con il 62,1 per cento dei voti a favore Dublino ha cambiato la costituzione e ha equiparato il matrimonio tra persone dello stesso sesso a quello tra persone di sesso diverso. La legge sul matrimonio gay è entrata in vigore il 30 ottobre.
In Italia, a partire dalla scorsa estate, alcuni sindaci hanno cominciato a trascrivere nei registri comunali i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero, ma il 27 ottobre il consiglio di stato ha stabilito che tale riconoscimento non è legittimo perché manca una legislazione nazionale al riguardo.
Il 23 dicembre il parlamento greco ha approvato una legge che introduce le unioni civili tra persone dello stesso sesso, nonostante l’opposizione di alcuni partiti politici e della chiesa ortodossa. I paesi dell’Unione europea che ancora non hanno introdotto le unioni civili per le coppie omosessuali sono dieci su 27 e tra essi c’è l’Italia, che sta discutendo in parlamento un disegno di legge sulle unioni civili.
La settimana scorsa l’ambasciatore statunitense in Danimarca si è sposato nel municipio di Copenaghen. Ed è diventato una celebrità dei social network. Perché una notizia che normalmente faticherebbe a trovare spazio nelle pagine di cronaca locale ha trasformato Rufus Gifford, 41 anni, in un beniamino della rete. Leggi
“In Ucraina il matrimonio gay è illegale. Per me è stato importantissimo poterci sposare in una città così bella”. Taras Karasiichuk e Mykola Maslov sono andati a New York per poter camminare mano nella mano e baciarsi in pubblico, cose impossibili nel loro paese. Il video del New York Times. Leggi
Mentre capisco il desiderio di mettere su famiglia, mi sfugge il motivo per cui una coppia omosessuale sia interessata a un’istituzione in crisi, forse perfino già superata, come il matrimonio. Leggi
Nei prossimi giorni sono attese alcune sentenze dalla corte suprema, il massimo organo giudiziario negli Stati Uniti. I verdetti più importanti riguarderanno l’approvazione dei matrimoni gay in tutti gli stati del paese e un aspetto della riforma sanitaria dell’amministrazione Obama. La corte renderà note le sue decisioni tra le sedute di giovedì 25 giugno, venerdì 26 e lunedì 29. Leggi
Migliaia di persone hanno manifestato, nonostante la pioggia, a Roma per il secondo Family day. All’iniziativa, organizzata dal comitato “Difendiamo in nostri figli”, hanno aderito diverse associazioni e sigle a livello nazionale, come i neocatecumenali, il neonato gruppo dei “parlamentari della famiglia”, le Sentinelle, gli Evangelici e il “movimento per la vita”. Gli organizzatori hanno sostenuto che in piazza San Giovanni ci fossero “un milione” di manifestanti.
La manifestazione intitolata con lo slogan “Difendiamo i nostri figli” – come hanno spiegato i promotori – intendeva “riaffermare il diritto di mamma e papà a educare i figli e fermare la colonizzazione ideologica della teoria gender nelle scuole e nel parlamento”. Otto anni dopo il primo Family day che fece naufragare i Di.co., la legge sui diritti dei conviventi proposta dal governo Prodi, stavolta i manifestanti si opponevano ad altri progetti di legge, come il disegno di legge sulle unioni gay in discussione al senato (il ddl Cirinnà), che consentirebbe “in prospettiva adozione e utero in affitto per le coppie dello stesso sesso” ha sottolineato il portavoce del comitato Massimo Gandolfini.
Un centinaio i parlamentari che hanno aderito, mescolandosi alla folla. Tra questi, Maurizio Gasparri, Maurizio Sacconi, Carlo Giovanardi, Roberto Formigoni, Paola Binetti, Eugenia Roccella. Sull’iniziativa si è espressa con cautela la Conferenza episcopale italiana, con il segretario generale Nunzio Galantino, che più volte ha fatto sapere di condividerne i contenuti ma non le modalità. Dal Vaticano è invece arrivato un messaggio di saluto del presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, Vincenzo Paglia. E anche il vicariato, che poi è la diocesi del papa, nei giorni scorsi ha fatto circolare una lettera in cui invitava a sostenere l’iniziativa. I movimenti cattolici si sono mossi in ordine sparso. Comunione e liberazione, per esempio, non ha partecipato.
Tra i più critici, il partito Sinistra ecologia e libertà ha lanciato sul web e sui social una campagna con cartoline intitolate “#chiconoscenonhapaura”, cercando di “dimostrare le falsità di chi ha organizzato il Family day a Roma”.
L’Irlanda è divisa sul referendum sui matrimoni tra persone dello stesso sesso che si terrà il 22 maggio. Secondo i sondaggi, il fronte del no e quello del sì sono testa a testa. Nel paese tradizionalmente cattolico, le gerarchie ecclesiastiche si oppongono all’approvazione del referendum e stanno facendo una campagna molto aggressiva per il no.
Alla corte suprema degli Stati Uniti è cominciata l’udienza sui ricorsi per la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. I giudici devono valutare la costituzionalità delle leggi che vietano le unioni in Kentucky, Michigan, Ohio e Tennessee. La decisione, prevista per giugno, potrebbe imporre a tutti gli stati di concedere le licenze di matrimonio alle coppie omosessuali, in base al quattordicesimo emendamento della costituzione, che garantisce la parità dei cittadini davanti alla legge.
A oggi il matrimonio tra persone dello stesso sesso è riconosciuto in 37 stati e a Washington Dc, e la legalizzazione è sostenuta dal 61 per cento degli statunitensi.
Quando nel 2013 la corte suprema ha riconosciuto il matrimonio gay a livello federale, come parte del Defense of marriage act, non si è pronunciata sul diritto dei singoli stati di vietare i matrimoni omosessuali.
L’Alabama è diventato il 37° stato degli Stati Uniti in cui il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale. Un giudice della corte federale ha dichiarato incostituzionale il divieto introdotto nel 2006, e ha affermato che i giudici hanno un dovere legale di concedere licenze di matrimonio alle coppie che lo richiedono.
La sentenza è entrata in vigore oggi 9 febbraio, nonostante il tentativo del giudice della corte suprema dell’Alabama Roy Moore di obbligare i funzionari distrettuali a “non autorizzare licenze di matrimonio in contraddizione con la costituzione dello stato”.
Alcune coppie in attesa di ricevere la licenza hanno passato la notte davanti agli uffici pubblici delle contee per essere le prime a ottenere il permesso di sposarsi. Ap
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