L’ex ministro della difesa Li Shangfu (a destra) e l’ex ministro degli esteri Qin Gang (a sinistra). (Noel Celis, Afp)

Il 24 ottobre la Cina ha proceduto a un importante rimpasto di governo, destituendo il ministro della difesa Li Shangfu e formalizzando l’allontanamento dell’ex ministro degli esteri Qin Gang.

Li Shangfu, in carica da marzo, “è stato rimosso dal suo posto al ministero della difesa”, ha affermato l’emittente statale Cctv, citando una decisione del comitato permanente dell’assemblea nazionale del popolo.

L’emittente non ha spiegato i motivi della destituzione di Li, voluta dal presidente Xi Jinping, e non ha fatto il nome del successore.

L’ultima apparizione pubblica di Li risale al 29 agosto. Due settimane prima aveva visitato la Russia e la Bielorussia.

A settembre l’ambasciatore statunitense in Giappone, Rahm Emanuel, aveva affermato sui social network che “non si hanno notizie del ministro da tre settimane”.

Il governo statunitense è convinto che il ministro della difesa cinese sia sotto inchiesta e sia stato rimosso dal suo incarico, aveva scritto il quotidiano britannico Financial Times, citando tre funzionari statunitensi.

Il licenziamento di Li Shangfu arriva dopo la sostituzione dei vertici dell’unità dell’esercito cinese responsabile dei missili strategici, compresi quelli nucleari.

A luglio la Cina aveva annunciato di aver affidato l’unità a dei nuovi vertici, mentre alcuni mezzi d’informazione avevano riferito di un’inchiesta per corruzione che coinvolgeva l’ex capo, scomparso dalla scena pubblica da settimane.

“Circolano voci che Li Shangfu sia stato coinvolto in un caso di corruzione quando era a capo del dipartimento generale degli armamenti”, ha dichiarato all’Afp l’analista politica Sun Yun, esperta di Cina dello Stimson center a Washington.

“La prossima settimana la Cina ospiterà a Pechino il forum Xianghsan: l’identità del rappresentante cinese potrebbe fornire qualche indizio sul possibile successore di Li”, ha aggiunto Sun, riferendosi a una conferenza sulla sicurezza a cui tradizionalmente partecipa il ministro della difesa cinese.

Relazione extraconiugale

Nominato sette mesi fa, Li Shangfu era improvvisamente scomparso dalla scena pubblica.

La stessa cosa era accaduta a giugno a Qin Gang, all’epoca ministro degli esteri.

Nominato a dicembre e considerato uno stretto alleato del presidente Xi, è stato poi licenziato a fine luglio senza spiegazioni.

Qin non fa più parte del consiglio di stato (l’esecutivo cinese), dove aveva il titolo di consigliere, ha affermato l’emittente Cctv.

La sua assenza all’inizio dell’estate aveva fatto circolare molte voci sui social network. Si era parlato anche di una presunta relazione extraconiugale con una presentatrice di un’emittente televisiva di Hong Kong, conosciuta quando era ambasciatore negli Stati Uniti (2021-2022).

Qin è stato sostituito a luglio dal suo predecessore Wang Yi.

Il 24 ottobre la Cina ha anche annunciato la destituzione del ministro della scienza e della tecnologia Wang Zhigang e del ministro delle finanze Liu Kun.

Sono stati sostituiti rispettivamente da Yin Hejun e Lan Fo’an.