Il 19 dicembre, a pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie, i lavoratori di vari stabilimenti di Amazon negli Stati Uniti hanno cominciato uno sciopero per chiedere aumenti salariali, ha annunciato il loro sindacato in un comunicato.

Lo sciopero è stato proclamato dopo il rifiuto della direzione di Amazon di negoziare con migliaia di dipendenti, ha affermato il sindacato International brotherhood of teamsters (Ibt), che rappresenta gli autotrasportatori di Stati Uniti e Canada.

Secondo il sindacato, quasi diecimila dipendenti di Amazon hanno aderito allo sciopero, il cui obiettivo è ottenere aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro.

Lo sciopero mette a rischio le consegne dei pacchi di Natale ordinati su Amazon.

“Se il vostro pacco è in ritardo durante le feste, potete prendervela con l’avidità di Amazon”, ha dichiarato Sean O’Brien, che dirige l’Ibt. “Avevamo dato ai vertici aziendali una data limite per sedersi al tavolo dei negoziati, ma hanno preferito ignorarla”.

Gli scioperi dovrebbero riguardare gli stabilimenti di New York, Atlanta (Georgia), California meridionale, San Francisco (California settentrionale) e Skokie (Illinois).

Secondo l’Ibt, le sue sezioni locali stanno anche organizzando dei picchetti in centinaia di centri di distribuzione di Amazon in tutto il paese.

Il sindacato Ibt rappresenta una minima parte degli 1,5 milioni di dipendenti di Amazon, che è il secondo datore di lavoro privato del paese dopo Walmart.

L’azienda è impegnata da anni a ostacolare la sindacalizzazione dei lavoratori, e alcuni procedimenti legali sono attualmente in corso.

Nel 2023 Amazon ha registrato un fatturato di 575 miliardi di dollari, con un utile netto di più di trenta miliardi di dollari.