Il 14 gennaio la camera dei rappresentanti statunitense ha approvato un progetto di legge che punta a impedire alle donne transgender di partecipare alle competizioni sportive universitarie femminili.

Il progetto di legge, che ha ricevuto 218 voti a favore (compresi quelli di due democratici) e 206 contrari, passerà ora all’esame del senato, dove l’esito è incerto.

Il testo vieta agli istituti universitari che ricevono finanziamenti federali “di autorizzare persone di sesso maschile a partecipare ad attività o programmi sportivi destinati alle donne”.

Il testo chiarisce che per “sesso maschile” s’intende quello assegnato alla nascita.

“È un grande giorno per le donne in America”, ha affermato durante una conferenza stampa Mike Johnson, il presidente repubblicano della camera.

“Oggi la camera ha difeso il buon senso”, ha aggiunto.

“Delirio transgender”

Il 22 dicembre il presidente eletto statunitense Donald Trump aveva annunciato che il giorno stesso del suo insediamento alla Casa Bianca avrebbe messo fine al “delirio transgender”.

“Il 20 gennaio firmerò dei decreti per vietare le mutilazioni genitali nei bambini ed escludere le persone transgender dall’esercito e dalle scuole”, aveva affermato.

“La politica ufficiale degli Stati Uniti sarà che esistono solo due generi, maschile e femminile”, aveva aggiunto.

Durante la campagna elettorale per le presidenziali, Trump aveva detto di voler “impedire agli uomini di partecipare alle competizioni sportive femminili”, sostenendo che la presenza di donne transgender costituisce una minaccia per le altre atlete.