Il 3 aprile, in occasione di una riunione dei ministri degli esteri della Nato a Bruxelles, il segretario di stato statunitense Marco Rubio ha rassicurato gli alleati europei, ma ha confermato che gli Stati Uniti si aspettano un aumento della spesa militare.
“Il presidente Trump ha detto chiaramente che sostiene la Nato e che non ce ne andremo”, ha affermato al suo arrivo a Bruxelles, mentre gli alleati europei temono un possibile disimpegno degli Stati Uniti.
“Quest’ondata d’isteria nei mezzi d’informazione internazionali e anche in alcuni statunitensi è del tutto ingiustificata”, ha aggiunto.
Gli alleati tradizionali degli Stati Uniti sono stati maltrattati da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. A parte la questione dei dazi doganali, sia il Canada sia la Groenlandia, un territorio autonomo del regno di Danimarca, sono stati minacciati di annessione.
Trump e i principali funzionari della sua amministrazione hanno più volte definito gli europei dei “parassiti”, com’è emerso anche dai recenti scambi su una chat Signal in cui era stato inserito per errore il direttore della rivista The Atlantic.
“Nonostante le tensioni dell’ultimo periodo, gli Stati Uniti rimangono pienamente impegnati nella Nato”, ha confermato Mark Rutte, il segretario generale dell’alleanza atlantica.
Rutte ha anche elogiato gli sforzi europei in materia di difesa: “L’aumento della spesa militare in corso nell’Unione europea e in alcuni paesi europei è il più significativo dalla caduta del muro di Berlino”, ha dichiarato.
Il segretario generale ha auspicato che i paesi membri aumentino la spesa militare al 5 per cento del pil, precisando che l’invito è rivolto anche agli Stati Uniti, che attualmente dedicano il 3,4 per cento del pil al settore della difesa.
Italia e Spagna
L’impegno dei paesi europei è inferiore, con l’eccezione della Polonia, che spende il 4,7 per cento del pil. L’Italia e la Spagna sono invece al di sotto del 2 per cento.
Rutte dovrebbe proporre un obiettivo minimo ufficiale intorno al 3,5 per cento del pil, ma una decisione definitiva sarà presa nel corso di un vertice della Nato che si terrà a giugno all’Aja, a cui parteciperà anche Trump.
Il recente riavvicinamento tra Washington e Mosca ha sorpreso e preoccupato i membri europei della Nato, che temono un accordo di pace in Ucraina che non tenga conto degli interessi di Kiev, dell’Europa e della stessa Nato.