Khurais, Arabia Saudita - Amr Nabil, Ap/Lapresse
Khurais, Arabia Saudita (Amr Nabil, Ap/Lapresse)

Il 5 luglio l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) ha disdetto un vertice organizzato insieme alla Russia (con cui forma il gruppo esteso detto Opec+) per risolvere lo stallo sulla proposta di aumentare la produzione di greggio. Come scrive il Wall Street Journal, si tratta del terzo tentativo fallito a causa dei contrasti tra l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Riyadh chiede di aumentare la produzione di circa due milioni di barili al giorno da agosto a dicembre. Gli Emirati Arabi Uniti si sono opposti sostenendo che il piano saudita danneggia i loro interessi. In seguito alla rottura, i prezzi globali del petrolio hanno registrato rapidi aumenti, nella prospettiva di un’estate in cui la produzione non cresce mentre la domanda riprende a salire con l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia. Il 6 luglio il prezzo del greggio West Texas intermediate (Wti, la quotazione di riferimento per il mercato petrolifero degli Stati Uniti) è aumentato del 2,4 per cento a 76,95 dollari al barile, il livello più alto dal 2014.

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Questo articolo è uscito sul numero 1417 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati