Il mese di settembre segna il ritorno alla vita di tutti i giorni dopo le ferie estive. Questo passaggio per molte persone può essere complicato e ci si può trovare impantanati nel malessere e nel panico. Il New York Times suggerisce alcune strategie per affrontare il ritorno a lavoro. Se ci si sente sopraffatti dalle cose da fare, è utile stabilire quali sono le priorità, per capire cosa deve essere fatto immediatamente e quello che invece può essere rimandato senza problemi. Poi si può provare a “microdosare” alcuni compiti di settembre, perché le transizioni lente sono in genere più affrontabili di quelle rapide.

Christian Waugh, professore di psicologia all’università Wake Forest, in North Carolina, ed esperto di meccanismi di adattamento, consiglia inoltre di fare dei progetti divertenti per l’autunno: secondo alcuni studi pensare a future cose positive aiuta a contenere lo stress. “L’autunno è la stagione delle zuppe, dei fantasmi, del profumo di zucca. C’è molto da pregustare”, afferma Kari Leibowitz, ricercatrice in psicologia. Infine sarebbe meglio non opporre resistenza al cambiamento: le transizioni sono sempre complicate, ma una volta superato questo momento tutto scorrerà più facilmente.

El País sottolinea che le vacanze sono molto importanti per la salute mentale. Una meta-analisi pubblicata sul Journal of Occupational Health ha rilevato che riducono leggermente il cosiddetto burn­out e altri disturbi mentali legati all’attività lavorativa. Tuttavia gli effetti positivi delle ferie diminuiscono appena si torna al lavoro, fino a scomparire completamente nel giro di due o quattro settimane.

Lo studio ha inoltre evidenziato che i benefici portati dalle vacanze non sarebbero legati alla durata della pausa, bensì alla qualità del tempo trascorso. Per questo alcuni esperti sostengono che sia meglio scaglionare le vacanze in blocchi di circa dieci giorni nel corso dell’anno. Secondo un altro studio fare poche ferie aumenterebbe anche il rischio di malattie cardiovascolari e di mortalità prematura. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1579 di Internazionale, a pagina 101. Compra questo numero | Abbonati