Due film usciti in Cina durante le vacanze per il capodanno lunare stanno spopolando sui social network, alimentando un dibattito su temi come la perdita di peso, l’autostima e la giustizia al quale hanno partecipato perfino le istituzioni.
Scritto, diretto e interpretato da Jia Ling, rappresentante della nuova generazione di registe cinesi, Yolo (acronimo di you only live once, si vive una volta sola), parla di una donna sovrappeso, Leying, che dimagrisce facendo ginnastica pugilistica. Nel frattempo, Leying ritrova se stessa e impara ad amarsi attraverso lo sport. Adattamento del film giapponese 100 yen love, Yolo risulta originale grazie alla trasformazione fisica di Jia, che per mostrare la rinascita del suo personaggio ha perso più di 50 chili in un anno. Sui social network il dimagrimento di Jia, famosa in Cina come attrice comica, è diventato un argomento molto discusso, al di là del film.
In palestra contro i cliché
In soli quattro giorni nelle sale, Yolo ha incassato al botteghino 1,6 miliardi di yuan (210 milioni di euro). Su Douban, il sito di recensioni più seguito in Cina, il film ha un punteggio di 8 su 10, con più di 140mila recensioni. Sui social network dominano i commenti positivi che elogiano la determinazione di Jia. Alcuni utenti hanno ammesso di aver tratto ispirazione dal film iscrivendosi in palestra. “Yolo è incoraggiante. Dopo averlo visto ho pensato di creare una conversazione di gruppo con i miei amici su WeChat per cominciare a fare esercizi e perdere peso”, ha dichiarato Eva, un’insegnante di scuole medie di Shanghai.
“Il nuovo look di Jia dopo il dimagrimento non è baiyoushou. Mostra forza e muscoli. È un esempio per tutti, perché non cerca di seguire un’estetica imposta dal patriarcato”, ha aggiunto Eva, che non ha ancora quarant’anni. Baiyoushou è una parola molto usata sui social network: si riferisce a “una persona snella, con la pelle chiara e un aspetto giovanile”, un canone di bellezza femminile fissato dagli uomini. Alcuni spettatori si sono chiesti se il film possa alimentare l’ansia per il proprio aspetto e accusano Jia di aver minimizzato le difficoltà incontrate da chi vuole perdere peso.
“Non voglio usare Jia come modello per spingere mia figlia a dimagrire”, ha detto una donna di sessant’anni di Pechino. “Jia ha guadagnato molto denaro e può fare affidamento su una squadra di professionisti. Per le persone comuni, invece, dimagrire è molto più difficile e può essere anche molto costoso”. Tuttavia su Douban alcuni utenti sottolineano che il film non si limita a mostrare i benefici del dimagrimento, ma si concentra sulla possibilità di cambiare vita e realizzare i propri sogni. “Lo scopo del film non è raccontare che Jia ha perso peso, ma far capire che a prescindere da tutte le difficoltà e tutti i fallimenti, se troviamo uno stimolo, per quanto piccolo, dobbiamo impegnarci a fondo. Così tutti possiamo vincere, anche se solo per una volta”, scrive un utente raccogliendo più di ventimila like.
Jia è diventata la regista commercialmente più affermata in Cina. Il suo primo film, Hi, mom (Ni hao, Li Huanying, 2021), è una commedia sulla maternità e la semplicità degli affetti nella società cinese degli anni ottanta con alcuni elementi fantastici. Uscito nelle sale durante le feste per il capodanno lunare del 2021, ha guadagnato 5,41 miliardi di yuan (700 milioni di euro) diventando il film più visto al mondo tra quelli diretti da una donna, superato in seguito da Barbie di Greta Gerwig.
Un altro film di grande successo nel periodo festivo è Article 20 (Di er shi tiao), diretto da Zhang Yimou, regista noto e pluripremiato. Rispetto a Yolo, il film di Zhang affronta un tema politicamente più delicato, presentando casi ispirati a fatti reali affrontati in base all’articolo 20 del codice penale cinese che riguarda il diritto all’autodifesa personale.
Nel film, tre sospetti che hanno ferito o ucciso qualcuno sostengono di aver agito per legittima difesa o per una giusta causa. In casi del genere si ricorre all’articolo 20 che per gli accusati prevede sconti di pena o assoluzioni.
◆ Tradizionalmente il capodanno lunare è un momento chiave della stagione cinematografica cinese, che dal 2023 si è definitivamente liberata dalle restrizioni dovute alla pandemia. Secondo i calcoli dell’agenzia di ticketing cinese Moyan, nel 2024 il botteghino del periodo festivo (10-17 febbraio) ha fatto registrare un record, con 163 milioni di biglietti venduti che hanno fruttato otto miliardi di yuan, cioè più di un miliardo di dollari. La classifica del box office del capodanno è stata dominata dai film cinesi. Dopo Yolo (402 milioni di dollari) al secondo posto si è piazzato Pegasus 2, film di Han Han ambientato nel mondo del rally (356 milioni di dollari). Terza posizione per Article 20, mentre al quarto posto c’è Boonie bears. Time twist, film d’animazione di Lin Yongchang. Quinto, con incassi decisamente più bassi, The mov i e emperor **con Andy Lau. **Variety
Zhang è uno dei registi cinesi più popolari al mondo. Il suo film, nei primi quattro giorni di programmazione, ha incassato 700 milioni di yuan (90 milioni di dollari) e ha un punteggio di 7,8/10 su Douban. Il film è stato addirittura recensito dalla procura suprema del popolo della Repubblica popolare cinese, sotto forma di un testo intitolato: “La legge non è solo fredda logica”, in cui si afferma che il sistema penale cinese valuta accuratamente tutti i casi di possibile legittima difesa. “Non si tratta solo di un processo, ma della vita di una persona. Abbiamo nelle nostre mani la vita di qualcuno e dobbiamo usare le nostre leggi in modo molto coscienzioso”, scrive la procura sul suo profilo WeChat.
Il film ha suscitato un dibattito sulle conoscenze giuridiche della popolazione. Luo Xiang, uno dei docenti di diritto più conosciuti nel paese, ha spiegato nel suo canale Bilibili che la sua reputazione come esperto legale nasce da riflessioni sull’articolo 20. “Il pubblico è affamato di conoscenze giuridiche. E ogni processo importante diventa un’occasione per istruire la popolazione”, ha sottolineato Luo in un video.
Va detto che l’anno scorso il governo cinese ha dichiarato di voler adottare un sistema più selettivo nella pubblicazione delle sentenze in un archivio creato dieci anni fa, ricordando che sono in preparazione altri due database che offriranno un accesso limitato e informazioni alla popolazione. La decisione, considerata un tentativo di ridurre la trasparenza dei processi, ha prodotto accese discussioni e critiche delle élite accademiche. ◆ as
Yolo sarà il film di apertura del Far east film festival di Udine che si terrà dal 24 aprile al 2 maggio 2024.
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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 83. Compra questo numero | Abbonati