Il 2 dicembre il vertice di Busan in Corea del Sud, a cui hanno partecipato 175 paesi delle Nazioni Unite, non ha raggiunto un accordo su un impegno comune per lottare contro l’enorme impatto della plastica sull’ambiente. Questo materiale è un flagello per gli ecosistemi e la salute umana: 22 milioni di tonnellate di rifiuti plastici sono stati scaricati nell’ambiente nel 2022. L’Unione europea fa parte di una coalizione di paesi che dichiara di voler porre fine a questa forma di inquinamento entro il 2040. Ma cosa sta facendo concretamente per raggiungere questo obiettivo?
Il notiziario video Europa Settegiorni, che racconta la vita delle società del continente, analizza le normative dell’Unione europea sul tema e quali paesi le applicano meglio. E spiega che l’inquinamento da plastica è comunque cresciuto in questi anni, perché il riciclo non funziona come dovrebbe e comunque non è risolutivo. Mentre l’esportazione in paesi terzi non è una soluzione etica né accettabile da un punto di vista ambientale e sanitario.
Questo notiziario settimanale è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in nove lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio) e Telex (Ungheria). Il progetto, coordinato da Arte, si chiama Emove ed è finanziato dall’Unione europea nell’ambito delle sue politiche multimediali.
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