Computer sempre più potenti, macchine che parlano, programmi che imparano. Fino a quando potremo dire che gli esseri umani sono superiori ai robot?
Negli orfanotrofi lituani le condizioni di vita sono terribili. Come ai tempi dell’Unione Sovietica. Anche a causa di politiche sociali che penalizzano i minori abbandonati.
Le intelligenze artificiali sono ormai capaci di svolgere molte funzioni del cervello umano. Un giorno riusciranno a pensare meglio di noi? Brian Christian ha cercato di scoprirlo.
Il cinema nigeriano ha conquistato l’Africa con i suoi film semplici e a basso costo. Nel resto del continente i politici e gli intellettuali guardano con sospetto all’invasione delle pellicole provenienti da Lagos. Ma ora paesi come il Kenya, il Ghana e la Liberia hanno deciso di imitare il modello della Nigeria.
Nella provincia cinese della Mongolia Interna, abitata dai pastori nomadi, stanno sorgendo decine di parchi eolici. Il reportage di Kadir van Lohuizen.
Le polemiche per i 150 anni dell’unità hanno fatto emergere una crisi d’identità che il paese non riesce ancora a superare, scrive il settimanale tedesco Die Zeit.
Peluqueria Hernandez, Lee “Scratch” Perry, Noa. Leggi
La costruzione della barriera lungo il confine tra gli Stati Uniti e il Messico per fermare il flusso di migranti costa a Washington miliardi di dollari. E non serve a niente. Il reportage del Guardian.
L’Italia ha preso le distanze dal regime di Tripoli ma non vuole perdere un importante partner dal punto di vista economico e finanziario.
Quelli che investono molto in capitale culturale non amano l’arte che non esclude: ci disorienta e non ci aiuta a incontrare persone attraenti dell’altro sesso che la pensano come noi. Leggi
Da tre mesi esiste un quotidiano, pubblicato in inglese e in francese, interamente dedicato alla fotografia. Leggi
Un avvocato, un venditore di bevande e un informatico hanno contribuito a formare il governo provvisorio di Bengasi. Il reportage dello Spiegel.
A Kathmandu tra le stanze dei palazzi reali e nei templi di piazza Durbar. Oppure tra i monti nel parco nazionale di Shivapuri per rilassarsi.
Sono una cittadina indipendente, un elettrone libero e mi limito a chiedere la depenalizzazione del disaccordo. Leggi
Per uscire dall’impasse bisogna impegnarsi in un progetto positivo universale condiviso da tutti. Le battaglie possibili in questo senso sono molte, dall’ecologia all’economia. Leggi
Phillip Deery e Mario Del Pero, Spiare e tradire Leggi
Nella vita di quei complicati organismi che sono i sistemi scolastici anche i ministri dell’istruzione meritano un posto per il ruolo che riescono ad avere. Leggi
I suoi lavori sulla rivoluzione non violenta hanno ispirato i movimenti di protesta in tutto il mondo. Compresi quelli in Tunisia ed Egitto.
Di Eddie Campbell
In Egitto è in corso un tentativo del vecchio regime di bloccare il processo di democratizzazione. Leggi
Lydia Cacho, Schiave del potere Leggi
Il prezzemolo neutralizza l’alito pesante? Leggi
Perché il popolo della pace non scende in piazza contro Gheddafi? Probabilmente perché il leader libico non è il vero problema. L’Europa e gli Stati Uniti hanno bisogno di Gheddafi e degli altri dittatori della regione. Il 17 per cento della popolazione mondiale usa l’80 per cento delle risorse del pianeta. I tiranni che in questi giorni vengono abbattuti sono stati partner affidabili e soci preziosi di governi di destra e di sinistra, di aziende grandi e piccole, di banche e di società petrolifere. Hanno garantito prezzi relativamente stabili e condizioni ragionevoli, in cambio di soldi (per se stessi) e di appoggio politico e militare. Per farlo hanno oppresso i loro popoli. Impedendogli di votare, di parlare, di informarsi, di andare a scuola, di lavorare, di spostarsi, di vivere una vita dignitosa. Da anni, milioni e milioni di persone subiscono una forma di coercizione che qualunque europeo o statunitense non sopporterebbe per più di un minuto. Ma prima di scendere in piazza contro Gheddafi, dovremmo protestare con chi finora ha fatto affari con lui. Dovremmo spiegare a chi ci governa che non accettiamo più nessuna ipocrisia: basta con i dittatori che affamano i loro cittadini per riscaldare le nostre case. Siamo pronti? Leggi
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