Al Qaeda

Duplice attacco jihadista nella capitale maliana Bamako

Il 17 settembre l’esercito maliano ha affermato che la situazione è tornata sotto controllo dopo che “un commando terrorista” ha attaccato un complesso della gendarmeria nella capitale Bamako. Leggi

I jihadisti hanno ucciso 175 civili in Mali tra aprile e settembre

L’organizzazione in difesa dei diritti umani Human rights watch (Hrw) ha pubblicato un nuovo rapporto in cui afferma che i jihadisti affiliati ad Al Qaeda e alcuni mercenari del gruppo Wagner hanno ucciso almeno 175 civili tra aprile e settembre 2023. Leggi

Alla ricerca dei desaparecidos iracheni

Più di quarant’anni di conflitti hanno reso l’Iraq uno dei paesi con il maggior numero di persone scomparse al mondo. La storia di due donne e della loro lotta per trovare le tracce dei familiari. Leggi

Al Qaeda rivendica l’attentato di sabato a Damasco, in Siria.
Al Qaeda rivendica l’attentato di sabato a Damasco, in Siria. L’alleanza jihadista Tahrir Al Sham ha rivendicato il doppio attentato suicida che ha causato almeno 74 morti a Damasco, l’11 marzo. Tahrir Al Sham, che riunisce diversi gruppi jihadisti tra cui l’ex fronte al Nusra, ha annunciato in un comunicato di aver voluto mandare un messaggio alle milizie iraniane che sostengono Bashar al Assad, colpendo un gruppo di pellegrini sciiti.
Uccisi 13 miliziani di Al Qaeda in una serie di raid statunitensi nello Yemen.
Uccisi 13 miliziani di Al Qaeda in una serie di raid statunitensi nello Yemen. L’esercito statunitense ha detto di aver ucciso 13 membri di Al Qaeda nella penisola arabica in una serie di raid aerei nello Yemen. I vertici dell’esercito hanno confermato che i tre attacchi aerei sono stati fatti tra il 24 agosto e il 4 settembre a Shabwah, nel centro di Yemen. L’identità delle vittime non è stata resa pubblica.
Anche distruggere i monumenti è un crimine di guerra

Nessuno è stato punito per aver fatto saltare nel 2001 le gigantesche statue buddiste della valle di Bamiyan, in Afghanistan. O per la distruzione dell’antica città di Palmira, in Siria. Oggi, Ahmed al Mahdi, che pure si dice pentito, sconterà una condanna per aver distrutto i monumenti religiosi di Timbuctù. Leggi

Perché Al Qaeda vuole creare un emirato in Siria

La notizia era stata data da Charles Lister su Foreign Policy all’inizio di maggio in un articolo che aveva suscitato una certa attenzione tra gli analisti mediorientali. Ora il New York Times sembra confermarla: la leadership di Al Qaeda avrebbe deciso di creare un emirato in Siria attraverso la sua filiale locale, il Fronte al nusra. Leggi

Al Qaeda uccide almeno venti soldati in Yemen
Al Qaeda uccide almeno venti soldati in Yemen. Un gruppo di jihadisti ha teso un agguato a un convoglio militare nella provincia meridionale di Abyan. Le vittime erano giovani reclute dell’esercito regolare. Il paese è in guerra dal 2014, quando i ribelli houthi sostenuti dall’Iran hanno spodestato il governo di Sanaa, appoggiato dalla coalizione araba a guida saudita. Al Qaeda approfitta del conflitto per acquistare terreno.
Un gruppo affiliato ad Al Qaeda rivendica l’attentato in Costa d’Avorio.
Un gruppo affiliato ad Al Qaeda rivendica l’attentato in Costa d’Avorio. I jihadisti di Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) hanno rivendicato l’azione di ieri, quando sei uomini hanno aperto il fuoco in un villaggio turistico di Grand Bassam, uccidendo 18 persone (15 civili e tre agenti). I due aggressori sono stati poi uccisi dalle forze dell’ordine.
Cosa sappiamo e cosa non sappiamo dell’attentato contro un hotel di Bamako

Qual è la situazione in Mali? L’attentato di Bamako è legato a quelli di Parigi? Chi c’è dietro l’attacco al Radisson hotel di Bamako? Quattro domande e quattro risposte.  Leggi

Attentato nell’ovest dello Yemen: almeno 12 morti
Attentato nell’ovest dello Yemen: almeno 12 morti. È successo stamattina nella città di Hodaida, quando un’autobomba è esplosa di fronte a un edificio governativo. Tra le vittime ci sono dieci soldati e i due aggressori. In seguito il palazzo è stato attaccato da un uomo armato. Le autorità locali sospettano il coinvolgimento di Al Qaeda.
Il Fronte al nusra ha conquistato una base aerea del regime nella provincia siriana di Idlib.
Il Fronte al nusra ha conquistato una base aerea del regime nella provincia siriana di Idlib. Una coalizione di miliziani, di cui fa parte anche il gruppo legato ad Al Qaeda, ha sferrato l’attacco decisivo al termine di un assedio durato due anni alla base di Abu al Duhur. I ribelli controllano ormai la maggior parte della provincia nordoccidentale.
Gli Stati Uniti hanno ucciso un comandante di Al Qaeda in Afghanistan.
Gli Stati Uniti hanno ucciso un comandante di Al Qaeda in Afghanistan. Il dipartimento della difesa di Washington ha annunciato che l’11 luglio un attacco aereo nella provincia di Paktika ha ucciso Abu Khalil al Sudani, che aveva una stretta relazione con il leader di Al Qaeda Ayman al Zawahiri. Il comunicato del Pentagono che dà la notizia è stato consegnato ai giornalisti che sono in Iraq al seguito del segretario alla difesa statunitense Ashton Carter.
Ucciso in un raid statunitense in Libia il leader jihadista tunisino Abu Ayad

Il jihadista più ricercato della Tunisia, Seifallah ben Hassine noto come Abu Ayad, sarebbe stato ucciso in Libia da un drone statunitense. Lo ha scritto il New York Times, che fa riferimento a un raid aereo avvenuto a metà giugno. Leader del gruppo tunisino Ansar al sharia, Ben Hassine è ritenuto l’ideatore dell’omicidio di Ahmad Shah Massoud, nel 2001 in Afghanistan. Secondo il Daily Mail, proprio ad Abu Ayad si era ispirato l’autore della strage del 26 giugno a Sousse, Seifeddine Rezgui. Leggi

Il numero due di Al Qaeda nello Yemen ucciso in un raid statunitense

Il numero due di Al Qaeda nella Penisola arabica – la divisione yemenita di Al Qaeda nota con l’acronimo di Aqap – sarebbe stato ucciso in un raid statunitense nello Yemen, secondo informazioni di stampa non ancora confermate in via ufficiale. Qualche ora prima della ripresa dei negoziati di pace a Ginevra, inizialmente previsti per il 15 giugno e poi slittati di un giorno, alcune fonti statunitensi citate dal New York Times hanno riferito che il jihadista Nasser al Wahishi era l’obiettivo principale del raid di un drone il 9 giugno scorso.

“Stiamo cercando di avere conferma della sua morte” ha detto una delle fonti sotto anonimato. I combattenti dell’Aqap hanno rivendicato l’attentato contro il settimanale satirico Charlie Hebdo all’inizio di gennaio, a Parigi. Secondo la Cnn, che cita due alti dirigenti della sicurezza nazionale nello Yemen, Al Wahishi sarebbe invece stato ucciso il 12 giugno nella regione di Hadramout, a est di Aden. Un altro funzionario yemenita ha dichiarato che Al Wahishi è morto con ogni probabilità in un raid a Mukalla, nel sudest del paese e che il suo corpo si trova in un obitorio sorvegliato dalle forze di sicurezza locali.

Oggi, intanto, dovrebbero aprirsi a Ginevra, con un giorno di ritardo, i negoziati tra i rappresentanti del governo in esilio, che si trovano in Arabia Saudita, e i ribelli: i colloqui si svolgeranno in presenza del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon.

Gli Stati Uniti rendono pubblici i documenti di Osama bin Laden 

L’amministrazione degli Stati Uniti ha reso pubblici alcuni documenti ritrovati nel complesso segreto di Osama bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan, durante l’operazione delle forze speciali in cui fu ucciso il capo di Al Qaeda nel maggio del 2011.  Leggi

Uno dei capi di Al Qaeda nello Yemen ucciso in un raid

Il gruppo jihadista Al Qaeda nello Yemen ha dichiarato in un video che uno dei leader dell’organizzazione, Nasser bin Ali al Ansi, è stato ucciso in un raid statunitense nel paese. La notizia è stata riportata dal sito dell’intelligence Site, ed è stata ripresa da agenzie di stampa internazionali come Reuters, ma non è stata verificata in maniera indipendente. Nasser bin Ali al Ansi era noto per aver rivendicato in un video l’attentato contro la rivista satirica francese Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015.

Al Qaeda conquista un campo militare a Mukalla, nel sudest dello Yemen

Al Qaeda nella penisola araba (Aqpa) si è impossessata di un importante campo militare a Mukalla, nel sudest dello Yemen, e ha consolidato il controllo sulla città capoluogo della provincia di Hadramaut. I combattenti hanno preso il controllo di molte armi pesanti, tra cui carri armati e cannoni. Al Qaeda ha attaccato Mukalla il 2 aprile e in meno di ventiquattr’ore ha preso il controllo dei principali quartieri della città.

Per far fronte alla crisi umanitaria che ha colpito lo Yemen, le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per raccogliere circa 275 miliardi di dollari per aiutare 7,5 milioni di persone nei prossimi tre mesi. I combattimenti tra le truppe fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi e i ribelli sciiti houthi, e i bombardamenti della coalizione guidata dall’Arabia Saudita hanno costretto 150mila persone ad abbandonare le loro case.

Secondo l’Agenzia dell’Onu per gli affari umanitari (Ocha), dal 19 marzo al 13 aprile sono morte 767 persone, ma potrebbe trattarsi di una stima al ribasso. I combattimenti hanno distrutto o danneggiato almeno cinque ospedali, 15 scuole, tre aeroporti, due ponti, due fabbriche e quattro moschee.

Ucciso un leader di Al Qaeda nello Yemen

Il gruppo terroristico Al Qaeda nello Yemen ha annunciato in un comunicato la morte di uno dei suoi leader, Ibrahim al Rubaish, ucciso da un drone statunitense.
Al Rubaish, conosciuto per i suoi sermoni ostili all’occidente, agli Stati Uniti e alla Francia, è stato ucciso lunedì 13 aprile in un bombardamento nel sud dello Yemen insieme ad altre cinque persone. Ap

Al Qaeda rafforza il controllo sulla città di Mukalla, nello Yemen

I combattenti di Al Qaeda hanno conquistato il quartier generale dell’esercito a Mukalla, nel sudest dello Yemen. I raid aerei dell’Arabia Saudita hanno rallentato l’avanzata dei ribelli houthi e Al Qaeda ne ha approfittato per rafforzare il suo controllo sulla città portuale. I vertici militari dello Yemen hanno confermato che il comandante responsabile della regione ha ritirato le proprie truppe nei campi militari attorno all’aeroporto, l’unica zona ancora sotto il controllo governativo. La popolazione è in fuga.

I jihadisti hanno attaccato il carcere principale di Mukalla e hanno liberato circa trecento detenuti. Tra loro c’è anche un capo jihadista Khaled Batarfi. Sono stati presi d’assalto dai miliziani anche l’ufficio dell’autorità provinciale, la sede della banca centrale, il commissariato di polizia e la sede dei servizi segreti.

Il governatore della provincia di Hadramaut, in cui si trova Mukalla, ha denunciato in un comunicato “uno scenario destinato a far sprofondare la zona nel caos e a spingere gli abitanti a uccidersi tra di loro”. Reuters

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