La crisi del debito dello Sri Lanka, che nel 2022 ha portato il paese all’insolvenza con i creditori stranieri e ha fatto a pezzi la sua economia, può essere attribuita… Leggi
Questo scenario, che sembra tratto da un romanzo distopico, si sta realizzando oggi in Honduras. Il governo è alle prese con sette richieste di International investor-state… Leggi
In cambio di questo prestito di emergenza, l’Fmi ha imposto una serie di condizioni che hanno peggiorato la crisi dei salari e ridotto il potere d’acquisto. Il passaggio… Leggi
Chi si concentra solo sulle imperfezioni dell’Ira rende un pessimo servizio a tutti. Rifiutando di mettere la questione nella giusta prospettiva, si finisce per sostenere... Leggi
La proposta della Commissione va nella direzione giusta: la disciplina attuale è troppo rigida e impossibile da applicare dagli stati Leggi
Le norme in vigore sono superate, ma è meglio avere regole uguali per tutti che permettere a ogni paese di negoziare le sue condizioni Leggi
E così la Grecia è tornata. Non la Grecia dei profughi che sbarcano a Lesbo e della tendopoli di Idomeni. È tornata la Grecia del debito pubblico al 182 per cento del pil, degli infiniti negoziati con la troika, delle manifestazioni contro l’austerità e del rischio di uscita dall’eurozona. Leggi
Che cos’è il deficit? Cosa lo differenzia dal debito pubblico? Dobbiamo avere paura del deficit e del debito? Cosa ci dicono gli economisti e cosa ci hanno insegnato gli ultimi anni di crisi. Il video del Guardian. Leggi
C’è un tabù in economia, una verità che nessuno dice, secondo David Graber: “Meno il governo è indebitato, più sono indebitati cittadini e imprese”. Il debito è una questione di potere: i ricchi hanno mille modi per liberarsene e alla fine a pagare sono tutti gli altri. Il video del Guardian. Leggi
Secondo il Fondo monetario internazionale, la Grecia ha bisogno di una significativa riduzione del debito. Lo rivela un rapporto confidenziale dell’Fmi ottenuto dalla Reuters, che è stato spedito il 13 luglio ai governi dei paesi dell’eurozona, poche ore dopo l’accordo raggiunto dai leader europei a Bruxelles. Leggi
Nel 2030 la Grecia dovrà fare i conti con un debito molto alto, anche se dovesse accettare il pacchetto di riforme e di nuove tasse che le viene richiesto dai creditori. Lo rivelano alcuni documenti riservati, redatti dai tre principali creditori di Atene (Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale e Unione europea). Leggi
Le notizie non sono ancora buone, ma sono comunque meno cattive di prima. Ripreso martedì sera, il dialogo tra la Grecia e i suoi partner europei proseguirà oggi con una nuova videoconferenza dei ministri delle finanze dell’eurozona. Mercoledì sera, dunque, sapremo se ci sarà un passo avanti. Leggi
Puerto Rico ha un debito di 72 miliardi di dollari e non riuscirà a rimborsare i suoi creditori. Il governatore ha detto che sarà avviata una trattativa con i creditori per negoziare una moratoria per rinviare di diversi anni il pagamento del debito e in questo modo investire nella creazione di posti di lavoro. Leggi
Dopo aver pagato 18,9 miliardi di euro di debiti, la Grecia deve pagare ancora 18,6 miliardi di euro. La prossima scadenza è il 30 giugno. Ecco chi sono i suoi creditori. Leggi
La delegazione greca è di nuovo a Bruxelles per riprendere i colloqui con i creditori internazionali nella speranza di trovare un accordo sulle riforme che i partner europei e il Fondo monetario internazionale (Fmi) chiedono per assicurarsi che il paese migliorerà i suoi conti e in futuro ricorrerà meno al debito. A guidare la delegazione è il vice primo ministro Yiannis Dragasakis. È previsto un incontro con un rappresentante del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker, al quale saranno presentate delle proposte per superare lo stallo nelle trattative, dovuto principalmente alle differenze riguardo gli obiettivi fiscali, i tagli alle pensioni e le riforme del mercato del lavoro.
Fonti della Commissione europea hanno sottolineato che l’incontro verterà solo su uno scambio d’informazioni e non farà parte dei negoziati ufficiali, nei quali sono inclusi anche la Banca centrale europea e l’Fmi. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha fatto sapere che Atene è disposta ad accettare “sgraditi compromessi” pur di arrivare a un accordo con i creditori internazionali.
L’11 giugno la squadra di negoziatori dell’Fmi aveva lasciato i colloqui citando ampie divergenze su gran parte dei temi chiave. Il giorno seguente, la notizia, diffusa dalle agenzie di stampa, della prima discussione dei funzionari europei sulla possibilità di un default della Grecia aveva avuto un effetto negativo sui mercati.
La Grecia rimborserà come previsto il Fondo monetario internazionale il 9 aprile. La notizia è arrivata dopo l’incontro di ieri sera tra la presidente del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, e il ministro dell’economia greco, Yanis Varoufakis. Atene quindi verserà regolarmente i 45o milioni di euro richiesti, alleviando i timori di chi pensava che la Grecia sarebbe diventato il primo paese sviluppato a non pagare i propri debiti nei confronti dell’Fmi.
Yanis Varoufakis ha dichiarato che il suo paese ha intenzione di rispettare “tutti i suoi obblighi nei confronti dei creditori, ad infinitum (per sempre)”.
A febbraio la Grecia ha ottenuto un prolungamento di quattro mesi del programma di aiuti finanziari, dopo aver presentato un programma di riforme per ridurre il suo debito, chiesto dai leader dell’eurozona.
Il prestigio delle università degli Stati Uniti è giustificato? Certo che lo è, se si guarda a quello cui guardano le classifiche internazionali, laboratori, biblioteche, strutture, docenti con premi Nobel. Leggi
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