La coalizione del primo presidente di sinistra nella storia dello Sri Lanka, Anura Kumara Dissanayake, ha ottenuto una vittoria schiacciante nelle elezioni legislative del 14 novembre. Leggi
Il primo presidente di sinistra della storia dello Sri Lanka, Anura Kumara Dissanayake, si è insediato il 23 settembre promettendo di fare del suo meglio per rilanciare il paese. Leggi
“Abbassare i tassi d’interesse prematuramente, prima che l’inflazione sia tornata sotto controllo, rappresenterebbe un grande rischio per l’economia”, ha affermato il 1 febbraio Kristalina Georgieva, direttrice generale dell’Fmi. Leggi
Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (ia) suscita “preoccupazioni” ma offre anche “grandi opportunità”, ha dichiarato in un’intervista all’Afp Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi). Leggi
L’inflazione in Argentina ha raggiunto il 211,4 per cento nel 2023, ha annunciato l’istituto di statistica nazionale. Il dato di dicembre, il primo da quando si è insediato il presidente ultraliberista Javier Milei, è invece del 25,5 per cento. Leggi
Nel 2020 il presidente Chan Santokhi ha ereditato un paese in recessione economica e profondamente corrotto. Ha promesso di risollevarlo, ma i risultati non arrivano e la popolazione è scontenta e arrabbiata Leggi
Negli ultimi tre anni l’economia globale ha subìto una serie di colpi senza precedenti. Dopo la pandemia c’è stata l’invasione dell’Ucraina. Questi eventi hanno... Leggi
Ora che molte economie più deboli rischiano l’insolvenza, il mondo ha bisogno del Fondo monetario internazionale. Ma per essere efficace l’istituto deve imparare dai suoi errori e riformarsi Leggi
Potrebbero volerci mesi, prima che il Fondo monetario internazionale decida se partecipare al terzo piano di aiuti per la Grecia. Secondo un documento “strettamente confidenziale” ottenuto dal Financial Times, i tecnici e gli analisti dell’istituto di Washington hanno detto al consiglio esecutivo che Atene non ha i requisiti sufficienti per partecipare al nuovo bailout, a causa del suo alto indebitamento e della scarsa capacità dimostrata fin qui a realizzare le riforme.
Questo significa che l’istituzione guidata da Christine Lagarde sarà comunque presente ai negoziati in corso nella capitale greca, ma che ci vorranno mesi, forse fino all’anno prossimo, perché decida se finanziare il salvataggio da 86 miliardi di euro. Un simile scenario dovrebbe avere ripercussioni soprattutto in Germania, dove si è sempre sostenuto che sarebbe impossibile ottenere l’approvazione del parlamento sul piano di aiuti alla Grecia senza il coinvolgimento dell’Fmi.
Il parlamento greco voterà entro stasera le prime riforme richieste dai creditori in cambio di nuovi aiuti, nella giornata in cui i dipendenti pubblici hanno indetto uno sciopero di 24 ore. Per Syriza si prospetta una scissione. E il premier Alexis Tsipras valuta l’ipotesi di un rimpasto. Leggi
Secondo il Fondo monetario internazionale, la Grecia ha bisogno di una significativa riduzione del debito. Lo rivela un rapporto confidenziale dell’Fmi ottenuto dalla Reuters, che è stato spedito il 13 luglio ai governi dei paesi dell’eurozona, poche ore dopo l’accordo raggiunto dai leader europei a Bruxelles. Leggi
La Grecia non ha pagato altri 456 milioni di euro che avrebbe dovuto versare entro martedì al Fondo monetario internazionale (Fmi). I suoi arretrati con l’Fmi ammontano così in totale a 1,6 miliardi di dollari, circa 2 miliardi di euro. Il portavoce dell’Fmi, Gerry Rice, ha spiegato come la richiesta di Atene di un’estensione dei termini di pagamento dei suoi obblighi nei confronti dell’Fmi sarà valutata nelle prossime settimane dai dirigenti dell’organizzazione.
La direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde, in una dichiarazione ha fatto sapere che l’organizzazione ha preso nota del risultato del referendum greco e sta monitorando la situazione nel paese. L’Fmi, ha aggiunto Lagarde, è pronto ad assistere la Grecia se Atene lo richiederà.
La Grecia ha bisogno di finanziamenti straordinari da quasi 52 miliardi di euro per i prossimi tre anni per evitare il default. Lo sostiene un nuovo documento pubblicato oggi dal Fondo monetario internazionale (Fmi). Leggi
Nel 2030 la Grecia dovrà fare i conti con un debito molto alto, anche se dovesse accettare il pacchetto di riforme e di nuove tasse che le viene richiesto dai creditori. Lo rivelano alcuni documenti riservati, redatti dai tre principali creditori di Atene (Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale e Unione europea). Leggi
La scadenza decisiva è stata rinviata a sabato quando Atene, i suoi partner europei e il Fondo monetario internazionale troveranno (o meno) un compromesso per evitare che la Grecia si ritrovi in default di pagamento il prossimo 30 giugno e sia costretta a uscire dall’euro tornando alla dracma, una moneta che sarà svalutata almeno del 50 per cento, con un debito colossale e la necessità di importare gran parte delle materie prime. Leggi
Nelle trattative tra Atene e i suoi creditori, i negoziatori di Christine Lagarde sembrano aver demolito i risultati ottenuti il 22 maggio tra i capi di governo della zona euro. L’accordo si allontana di nuovo, e l’Europa trema. Leggi
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