Alejandro Arcos Catalán, sindaco di Chilpancingo, capoluogo dello stato meridionale di Guerrero, è stato assassinato pochi giorni dopo il suo insediamento, hanno annunciato il 6 ottobre le autorità locali. Leggi
Dieci corpi sono stati trovati in varie zone di Acapulco, una località turistica nel sudovest del Messico dove sono attivi i cartelli della droga, ha affermato il segretariato locale alla sicurezza pubblica. Leggi
L’uragano Otis ha colpito con violenza la città costiera e lo stato di Guerrero, tra i più poveri del Messico. Il presidente deve gestire l’emergenza e preparare le elezioni del 2024 Leggi
Due attacchi armati lunedì hanno provocato almeno 16 morti, tra cui una dozzina di agenti di polizia, in regioni del Messico afflitte dalla violenza. Leggi
Nella notte tra il 26 e il 27 settembre 2014, sono scomparsi a Iguala 43 studenti della scuola normale rurale di Ayotzinapa, nello stato messicano di Guerrero. La ricostruzione delle autorità non convince né i parenti né i periti indipendenti. Leggi
Un gruppo di studenti della scuola normale rurale di Ayotzinapa, la stessa frequentata dai ragazzi scomparsi un anno fa a Iguala, ha distrutto la sede della procura dello stato di Guerrero, per protestare contro la ricostruzione ufficiale dell’episodio. Il video. Leggi
Le autorità messicane hanno arrestato il presunto responsabile della scomparsa di 43 studenti l’anno scorso nella città di Iguala, nello stato di Guerrero. Gildardo López Astudillo, chiamato el Gil, è stato fermato nella città di Taxco. Leggi
I messicani oggi hanno cominciato a votare per le elezioni legislative. Ma nel paese la tensione resta alta, soprattutto nello stato di Guerrero. Il governo ha schierato in modo massiccio le forze dell’ordine, per garantire la regolarità del voto, minacciata soprattutto dalle mobilitazioni degli insegnanti, che protestano contro la riforma dell’istruzione e hanno minacciato di bloccare il voto.
Nonostante la presenza della polizia, nella città di Tixtla i contestatori, ai quali si sono uniti i genitori dei 43 studenti scomparsi nel settembre 2014 a Iguala, hanno costretto tre seggi alla chiusura e dato fuoco alle schede elettorali.
Alla vigilia del voto, sempre nello stato di Guerrero, degli scontri tra membri di milizie di autodifesa hanno provocato almeno dieci morti. Lo ha annunciato la commissione dei diritti umani.
Nello stato di Guerrero, in Messico, il 1 maggio è stato ucciso Ulises Fabián Quiroz, candidato sindaco del Pri a Chilapa. Quiroz stava tornando in macchina da un paese rurale, Atzacoaloya, insieme al suo staff. Il candidato sindaco è stato fatto scendere dall’auto ed è stato fucilato da alcuni sicari. A Guerrero, come in altri otto stati del paese, si dovrebbero tenere le elezioni locali a giugno, ma a causa dell’instabilità politica dovuta alla penetrazione della criminalità organizzata le elezioni potrebbero essere annullate. Malgrado il grande schieramento delle forze di sicurezza, Guerrero è lo stato più violento del paese con 1.514 omicidi registrati nel 2014.
A settembre del 2014, 43 studenti sono scomparsi a Iguala, protestavano contro la corruzione nel paese e i legami tra politici locali e criminalità organizzata. Secondo la versione delle autorità messicane, sarebbero stati rapiti e uccisi da un gruppo di narcotrafficanti. A marzo del 2015, sempre a Guerrero, è stata rapita e decapitata una politica messicana, Aidé Nava González. La donna era candidata come sindaco di Ahuacuotzingo.
Sono passati poco più di sette mesi da quella terribile notte a Iguala, nella quale sei studenti sono stati assassinati, cinque sono stati feriti e altri 43 sono scomparsi. Tutti appartenevano alla scuola rurale di Ayotzinapa, nello stato di Guerrero. Ora un corteo dei loro familiari è in Italia per chiedere la verità. Leggi
Circa 1.500 persone hanno partecipato a una protesta in occasione del settimo mese dalla scomparsa dei 43 studenti nello stato di Guerrero, nel sudovest del Messico. Leggi
Un prete rapito il 22 dicembre nello stato di Guerrero, nel sudovest del Messico, è stato ritrovato morto. Il corpo di padre Gregorio López è stato trovato nei pressi di Ciudad Altamirano. Il sacerdote era stato sequestrato da un gruppo di uomini armati dal seminario della città, dove insegnava. Il movente dell’omicidio non è ancora chiaro.
Secondo un suo amico intervistato dai mezzi d’informazione locali, padre López aveva accusato i narcotrafficanti del gruppo Guerreros Unidos di aver rapito i 43 studenti scomparsi dalla città di Iguala il 26 settembre. Bbc
Il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha visitato lo stato di Guerrero per la prima volta dalla scomparsa dei 43 studenti. Il presidente però non è andato a Iguala, la città dove i 43 ragazzi sono stati sequestrati dagli agenti legati al narcotraffico il 26 settembre. Al suo posto ha mandato il ministro dell’interno e il capo della sicurezza nazionale.
Ad Acapulco, la capitale dello stato, Peña Nieto ha annunciato un piano di ripresa economica della città, per combattere la violenza della criminalità organizzata. Bbc
Nello stato messicano di Guerrero sono stati trovati almeno undici corpi abbandonati su una strada. Afp
I genitori dei 43 studenti scomparsi nello stato di Guerrero, in Messico, hanno fornito campioni del loro sangue per le analisi in corso sul dna dei resti umani ritrovati nelle fosse comuni vicino a Iguala. Alcuni ricercatori stanno cercando di determinare se i resti appartengano ai ragazzi scomparsi il 26 settembre.
I genitori dei ragazzi non credono alla versione delle autorità che hanno detto che i ragazzi sono stati uccisi da criminali affiliati al gruppo Guerreros Unidos.
I genitori dei 43 studenti uccisi nello stato di Guerrero in Messico hanno protestato contro il governo a Tixtla. I genitori degli studenti credono che il governo stia nascondendo la verità e che i ragazzi siano ancora vivi. “Sono dei corrotti, si stanno solo prendendo gioco di noi che non abbiamo nessun potere. Il governo non ha nessuna prova di quello che afferma, vogliamo prove. Noi crediamo che i nostri ragazzi siano vivi”, ha detto Teresa Mateco, la madre di uno dei ragazzi scomparsi a Iguala il 26 settembre. Reuters
La tensione è alta nello stato di Guerrero, in Messico, dopo che le autorità hanno confermato l’uccisione dei 43 studenti, scomparsi il 26 settembre a Iguala.
I manifestanti hanno attaccato un veicolo della polizia, che ha reagito con delle cariche.
Tre narcotrafficanti del gruppo Guerreros Unidos hanno confessato di aver ucciso i 43 studenti scomparsi a Iguala, in Messico, il 26 settembre.
Lo ha annunciato il procuratore generale, Jesús Murillo Karam, in una conferenza stampa in cui ha anche rivelato i nomi dei presunti assassini: Patricio Reyes “El Pato”, Jonatan Osorio “El Jona” e Agustín García “El Chereje”.
Gli studenti erano stati arrestati dalla polizia di Iguala su ordine del sindaco, José Luis Abarca, che li aveva fatti arrestare perché temeva che avrebbero interrotto un comizio della moglie.
I ragazzi sono stati poi caricati su dei camion e portati a Cocula, una località a 22 chilometri da Iguala, vicino a una discarica. La polizia li ha consegnati ai narcotrafficanti del gruppo Guerreros Unidos, affiliato al cartello dei Beltrán Leyva.
Secondo la testimonianza dei presunti assassini, i ragazzi sono stati interrogati e uccisi. I loro resti sono stati messi in sei sacchi ritrovati nei pressi del luogo in cui sono scomparsi. Le famiglie delle vittime hanno detto di voler aspettare i test del dna sui resti ritrovati.
Gli studenti frequentavano la scuola di formazione per insegnanti di Ayotzinapa, una località vicino a Iguala. La scuola era conosciuta per il suo impegno contro il narcotraffico e la corruzione. Semana, Bbc, El País
Le autorità messicane hanno confermato che gli studenti scomparsi il 26 settembre in Messico sono stati uccisi dal gruppo criminale Guerreros Unidos. Lo hanno confessato tre presunti assassini che sono stati arrestati. Ap
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