Panamá

Le espulsioni di Panamá

Il 20 agosto le autorità di Panamá hanno cominciato a espellere i migranti senza documenti che negli ultimi mesi erano entrati nel paese durante il loro viaggio per raggiungere… Leggi

Panamá chiude la più grande miniera di rame dell’America Centrale

Il presidente di Panamá Laurentino Cortizo ha annunciato il 28 novembre l’avvio di un processo di chiusura “ordinato e sicuro” della più grande miniera di rame dell’America Centrale. Leggi

Proteste a Panamá contro lo sfruttamento di una miniera di rame

Manifestanti e polizia si sono scontrati il 24 ottobre a Panamá nel quinto giorno di proteste contro lo sfruttamento di una miniera di rame, mentre il presidente Laurentino Cortizo ha affermato che gli atti di “vandalismo” saranno puniti. Leggi

Il presidente di Panamá promette più trasparenza
Il presidente di Panamá promette più trasparenza. Juan Carlos Varela ha annunciato che nominerà una commissione di esperti internazionali che studieranno misure per rendere meno opaco il settore finanziario del paese. La decisione del presidente è arrivata dopo la pubblicazione dei Panama papers, un’inchiesta che ha svelato che politici e personaggi pubblici di tutto il mondo hanno nascosto i loro soldi in paradisi fiscali. Nel frattempo il premier britannico David Cameron ha ammesso di aver beneficiato dei fondi di suo padre citati nell’inchiesta.
Scandalo

Da un certo punto di vista non c’era bisogno di studiare i dodici milioni di documenti raccolti nei 2.600 gigabyte di file digitali dei Panama papers per immaginare che Vladimir Putin, i parenti del presidente siriano Bashar al Assad, i familiari del leader cinese Xi Jinping o i capi di stato e di governo di paesi come l’Arabia Saudita, il Pakistan e l’Ucraina avessero nascosto enormi ricchezze nei paradisi fiscali di quattro continenti. Leggi

Tre morti e centinaia di sfollati per il maltempo dal Messico al Cile

Tre persone sono morte, una quarta è dispersa e centinaia di residenti hanno dovuto abbandonare le proprie case sulla costa del Pacifico, dal Messico al Cile, dopo le inondazioni provocate dalle onde che si sono create per i forti venti al largo dell’oceano negli ultimi giorni.

Onde di quattro metri di altezza si sono abbattute sulle case del litorale e inondato le strade della città messicana di Acapulco, porto principale dello stato di Guerrero, dove è annegato un turista. Un’altra persona è morta a Valparaíso, in Cile, e un’altra vittima è stata segnalata a Panamá. Un ragazzo di 14 anni è disperso a El Salvador.

Il maltempo potrebbe durare per altri quattro giorni secondo le autorità. Afp

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.