Il 20 agosto le autorità di Panamá hanno cominciato a espellere i migranti senza documenti che negli ultimi mesi erano entrati nel paese durante il loro viaggio per raggiungere… Leggi
Il presidente di Panamá Laurentino Cortizo ha annunciato il 28 novembre l’avvio di un processo di chiusura “ordinato e sicuro” della più grande miniera di rame dell’America Centrale. Leggi
Manifestanti e polizia si sono scontrati il 24 ottobre a Panamá nel quinto giorno di proteste contro lo sfruttamento di una miniera di rame, mentre il presidente Laurentino Cortizo ha affermato che gli atti di “vandalismo” saranno puniti. Leggi
Da un certo punto di vista non c’era bisogno di studiare i dodici milioni di documenti raccolti nei 2.600 gigabyte di file digitali dei Panama papers per immaginare che Vladimir Putin, i parenti del presidente siriano Bashar al Assad, i familiari del leader cinese Xi Jinping o i capi di stato e di governo di paesi come l’Arabia Saudita, il Pakistan e l’Ucraina avessero nascosto enormi ricchezze nei paradisi fiscali di quattro continenti. Leggi
Tre persone sono morte, una quarta è dispersa e centinaia di residenti hanno dovuto abbandonare le proprie case sulla costa del Pacifico, dal Messico al Cile, dopo le inondazioni provocate dalle onde che si sono create per i forti venti al largo dell’oceano negli ultimi giorni.
Onde di quattro metri di altezza si sono abbattute sulle case del litorale e inondato le strade della città messicana di Acapulco, porto principale dello stato di Guerrero, dove è annegato un turista. Un’altra persona è morta a Valparaíso, in Cile, e un’altra vittima è stata segnalata a Panamá. Un ragazzo di 14 anni è disperso a El Salvador.
Il maltempo potrebbe durare per altri quattro giorni secondo le autorità. Afp
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