Il 18 giugno un tribunale di Manila ha riconosciuto quattro poliziotti colpevoli di aver compiuto omicidi extragiudiziali nel 2016 nell’ambito della sanguinosa guerra alla droga promossa dall’ex presidente Rodrigo Duterte. Leggi
Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha escluso la possibilità di consegnare il suo predecessore Rodrigo Duterte alla Corte penale internazionale (Cpi), che sta conducendo un’inchiesta sulla sua sanguinosa guerra alla droga. Leggi
Negli ultimi sette mesi la campagna antidroga di Rodrigo Duterte ha causato oltre settemila vittime. Ora le operazioni della polizia sono state sospese, ma il presidente ha dichiarato che la guerra al traffico e al consumo di droghe continuerà fino alla fine del suo mandato. Il video della Thomson Reuters Foundation. Leggi
L’85 per cento dei filippini che vivono a Roma ha votato per Rodrigo Duterte, entrato in carica il 30 giugno e soprannominato “il giustiziere”. Il nuovo presidente ha promesso di ripristinare la pena di morte e ha cominciato una guerra al traffico e al consumo di droghe che in meno di sei mesi ha fatto più di cinquemila vittime. Il nuovo video di Termini Tv. Leggi
Dopo l’attentato che ha colpito la “sua” città natale di Davao il 2 agosto, in cui ci sono stati 14 morti e decine di feriti, il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte è sotto pressione. Leggi
La prigione di Quezon City è una delle carceri più affollate delle Filippine: costruita per ospitare 800 persone, ne accoglie circa 3.800. La situazione è peggiorata a causa della campagna lanciata dal presidente Rodrigo Duterte per contrastare il traffico e il consumo di droghe. Il video dell’Afp. Leggi
La lotta al crimine è stata uno dei temi principali della campagna elettorale di Rodrigo Duterte. Molti credono che il nuovo presidente delle Filippine renderà le strade più sicure, ma altri temono che l’uso della forza da parte del governo farà aumentare la violenza nella società. Il video dell’Afp. Leggi
Il paese asiatico sceglie oggi il nuovo presidente. Il favorito dai sondaggi è Rodrigo Duterte: 71 anni, ex sindaco di una città importante, paragonato a Donald Trump per le dichiarazioni scioccanti e temuto dai più moderati per le sue tendenze autoritarie. Eppure, buona parte dell’elettorato sembra perdonargli tutto. Leggi
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