La giornalista Alsu Kurmasheva rischia fino a cinque anni di carcere se riconosciuta colpevole delle accuse. (Alexander Nemenov, Afp)

Il 20 ottobre la Russia ha deciso che la giornalista russoamericana Alsu Kurmasheva sarà detenuta per altri tre giorni, dopo che i pubblici ministeri hanno dichiarato che non si era registrata come “agente straniero”.

Kurmasheva lavorava per l’emittente Radio Free Europe/Radio Liberty, finanziata dagli Stati Uniti, quando mercoledì è stata arrestata dalle forze dell’ordine nella città russa di Kazan. Rischia fino a cinque anni di carcere se riconosciuta colpevole delle accuse.

Un reporter dell’Afp l’ha vista indossare quello che sembrava essere un cappotto con cappuccio e una maschera sul viso, mentre due membri del personale con passamontagna la scortavano nel tribunale Sovetski di Kazan. Ai giornalisti è stato poi chiesto di lasciare l’udienza. “Con una sentenza del tribunale del 20 ottobre 2023, il periodo di detenzione di (Alsu) Kurmasheva è stato prolungato di 72 ore”, ha dichiarato il tribunale.

Kurmasheva è la seconda giornalista statunitense a essere detenuta dalla Russia. Il giornalista del Wall Street journal, Evan Gershkovich, è stato arrestato a marzo per “spionaggio”, un’accusa che lui, il suo datore di lavoro e la Casa Bianca negano con forza. Da quando ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022, la Russia ha messo in atto un giro di vite senza precedenti contro il giornalismo indipendente.

Radio Free Europe/Radio Liberty ha dichiarato che la donna lavorava come redattrice nel servizio in lingua tatara dell’emittente statunitense. Ha detto che stava lavorando sugli sforzi per preservare la lingua tatara in Russia, nonostante “l’aumento della pressione sui tatari negli ultimi anni”.