Joe Biden con il figlio Hunter in South Carolina, il 13 aprile 2022. (Nicholas Kamm, Afp)

Il processo a Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti, accusato di possesso illegale di un’arma da fuoco, è cominciato il 3 giugno presso il tribunale federale di Wilmington, nel Delaware. Potrebbe mettere in difficoltà Joe Biden in vista delle presidenziali di novembre.

Hunter Biden, 54 anni, che ha superato anni di dipendenze dalle droghe e dall’alcol, è uno dei bersagli preferiti del Partito repubblicano, che lo considera il tallone d’Achille del presidente.

È arrivato in tribunale accompagnato dalla moglie e dalla matrigna Jill Biden, moglie del presidente. Nel corso della giornata è stata selezionata una giuria di dodici persone, e il dibattimento comincerà il 4 giugno.

“In quanto presidente non commento un procedimento federale in corso, ma in quanto padre dico solo che ho un amore infinito per mio figlio”, ha affermato Joe Biden in un comunicato.

Hunter Biden si era dichiarato non colpevole a ottobre.

È accusato di aver mentito durante la compilazione dei moduli per l’acquisto di un’arma da fuoco nel 2018, negando una dipendenza dalle droghe.

In caso di condanna rischia fino a venticinque anni di prigione, ma nella pratica è raro che procedimenti di questo tipo portino a pene detentive.

A dicembre Hunter Biden era stato anche incriminato per frode fiscale. È accusato di aver usato uno stratagemma per evitare di pagare 1,4 milioni di dollari di tasse. Anche in questo caso si è dichiarato non colpevole. Il processo si aprirà a settembre in California.

Nel settembre scorso il Partito repubblicano aveva avviato una procedura al congresso per destituire il presidente Biden, accusandolo di aver usato la sua influenza quando era vicepresidente di Barack Obama (2009-2017) per permettere al figlio Hunter di fare affari in Cina e in Ucraina.

Tuttavia, non sono state fornite prove e non è stato avviato alcun procedimento legale.