Il ministro della difesa italiano Lorenzo Guerini ha detto che ci sarà un’indagine dopo che più di cento donne hanno affermato di essere state molestate durante l’adunata annuale degli alpini che si è tenuta a Rimini dal 5 all’8 maggio 2022.
Le donne, molte delle quali lavorano in bar e ristoranti, dicono di essere state palpeggiate e molestate verbalmente in occasione dell’evento al quale hanno partecipato circa 75mila alpini e veterani.
L’associazione femminista Non una di meno afferma di aver raccolto finora accuse da parte di 150 donne, alcune delle quali hanno anche presentato denuncia alle autorità. “Sono già numerosissime le segnalazioni di molestie e catcalling (molestie verbali per strada) da parte di alpini, molti di loro ubriachi, ai danni di donne di ogni età”, si legge in una dichiarazione di Non una di meno. “Ancor più pesanti quelle subite sul luogo di lavoro da chi non può rispondere a tono o sottrarsi a questa violenza”.
Le accuse hanno acceso il dibattito politico, il ministro Guerini ha definito i fatti “gravissimi”: “Episodi che certamente andranno accertati dagli organi competenti. Non ci deve essere nessuna tolleranza: le molestie e le violenze non devono mai e in nessun caso trovare alcuna giustificazione e vanno condannate senza esitazioni”.
Il corpo di fanteria da montagna degli alpini, fondato nel 1872 per proteggere il confine settentrionale dell’Italia, è il più antico al mondo tra quelli ancora attivi. Le sue truppe sono riconoscibili per il cappello verde con la penna nera.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha detto che anche se è giusto condannare le molestie, se ci sono state, è scorretto additare il “glorioso corpo degli alpini” come simbolo di “violenza e volgarità”. Da sempre gli alpini sono “esempio di generosità, sacrificio e rispetto”, ha aggiunto. “Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi, ma giù le mani dalla storia, dal passato e dal futuro degli alpini”.
L’associazione nazionale alpini, che ha organizzato il raduno, ha condannato i “comportamenti incivili segnalati”, ma ha detto che problemi simili erano prevedibili durante un evento che attira grandi folle e in cui chiunque può comprare un finto cappello da alpino in una bancarella e sfruttare l’occasione come “una sorta di oktoberfest”.
Elly Schlein, vicepresidente della regione Emilia-Romagna, ha affermato che le segnalazioni devono essere prese sul serio. “Non si tratta di maleducazione né di ubriachezza, ma di molestie”, ha detto.
Giorgia Meloni, leader del partito di destra Fratelli d’Italia ha dichiarato che è necessario fare luce su quanto è successo e che chi “ha macchiato la divisa che indossa” deve essere punito, ma che “la criminalizzazione degli alpini è inaccettabile”. ◆ nv
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Questo articolo è uscito sul numero 1461 di Internazionale, a pagina 39. Compra questo numero | Abbonati