◆ Breve commemorazione dell’agonizzante 2022. Gli ucraini – bambini, donne, vecchi – seguitano a morire di proiettili e freddo per decisione di Putin l’orribile e del mondo più immondo. Migranti di varia provenienza si espongono, con il beneplacito di grassi potentati d’oriente e occidente, all’orrore e alla morte per terra e per mare nel tentativo di non crepare a casa loro sotto i bombardamenti, in galera, di fame, per malattie curabili, per disastro ambientale. La cultura cosmopolita va sbiadendo, quella che una volta chiamavamo sinistra è ridotta a membra sparse corrotte sia nello spirito che nella carne. Si ispessiscono i confini, lo spirito nazionalista rugge ovunque, le spese militari crescono insieme alla voglia di venire alle mani e alle bombe nucleari, la ricchezza si accentra, la povertà dilaga. Si afferma la dottrina iraniana di legge e ordine: uccidere donne disobbedienti, impiccare chi protesta. Le destre fremono, compulsano i manuali del sangue e del suolo. Ogni paese di sgretolate tradizioni democratiche ne alleva una. Le più audaci sognano la supremazia bianca e un po’ di igiene planetaria, le prudenti – che a volte si spacciano per sinistra moderata – vedono in giro troppa immondizia umana che impedisce ai meritevoli di essere meritevoli, ai migliori di dominare. L’Italia è all’avanguardia, un faro. Se l’esperimento Meloni riesce, l’Europa lo copierà.
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Questo articolo è uscito sul numero 1491 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati