Grazia Gotti nella prefazione del suo Europa ricorda come verso la metà degli anni ottanta, quando cominciò l’attività di libraia, i libri sulla Grecia e i miti greci erano grossolani e pessimamente illustrati. Poi le cose per fortuna sono cambiate. L’antica Grecia è diventata centrale. E con il tempo sono saltati fuori dei veri gioielli. Proprio come Europa, scritto da Grazia Gotti e illustrato da Daniela Stamatiadi. Il mito della regina sedotta e ingannata da Zeus sotto le sembianze di un toro è spiegato nei dettagli. Per esempio il toro, alla sua prima apparizione è descritto come un solitario con “il collo rigonfio di muscoli e due piccole corna così perfette da sembrare fatte a mano, candide, come una gemma splendente”. Da questa descrizione si capisce come Europa, figlia del re di Tiro Agenore, sia stata attirata nella trappola. La cosa straordinaria di questo albo illustrato è come le parole ponderate di Grazia Gotti si accompagnano alle illustrazioni puntuali di Daniela Stamatiadi. C’è un rimando continuo all’arte greca antica. C’è una fusione di elementi che tolgono il fiato, come la veste arabescata di Europa. Si respira tanto Mediterraneo in questo albo che non a caso è stato pubblicato da una giovane casa editrice campana.
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Questo articolo è uscito sul numero 1417 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati