Matteo B. Bianchi, Generations of love. Extensions
Fandango libri, 224 pagine, 15 euro
L’autobiografia gay solitamente è letteratura di lotta e di sfida, ma anche di dolore. Quello che distingue questo romanzo autobiografico di Matteo Bianchi, pubblicato per la prima volta nel 1999, è soprattutto l’allegria e il buon umore. È una specie di favola a lieto fine su come affermare la propria sessualità in un’Italia ancora ostile.
C’è la famiglia per bene di un paese della provincia lombarda e un bambino che già da piccolo sa di essere diverso. Un ragazzo che ama disperatamente Sergio, compagno etero dell’università incapace di andare oltre l’intimità delle carezze. Poi arriva Ale, conosciuto in un Autogrill famoso per gli incontri gay, manovale e più grande, ed è attrazione immediata. “Non ne farete mica una tragedia, eh?”, dice la sorella ai genitori sbalorditi dal coming out del ragazzo.
Se l’Italia provinciale non sembra molto cambiata, è anche vero che oggi una coppia gay può celebrare la sua unione civile in televisione. Nella nuova edizione sono stati aggiunti altri scritti (le extensions del sottotitolo) forse meno coinvolgenti del romanzo principale. Il libro, con la sua generosa playlist allegata, rimane un documento eloquente di una certa gioventù degli anni ottanta.
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