Perché Mosca vuole riprendersi la Crimea
In queste settimane in Germania sta avendo attenzione sulla stampa l’agile libro di uno dei maggiori linguisti europei, Jürgen Trabant: Globalesisch, oder was? (Il global english oppure che altro?). Leggi
Nel 2012 solo il 3,4 per cento del reddito è andato al 20 per cento più povero della popolazione statunitense. Leggi
Reportage dal nord della Nigeria, dove gli attacchi del gruppo terrorista islamico sono all’ordine del giorno. E dove la povertà alimenta la violenza
I disturbi del neurosviluppo come l’autismo colpiscono più spesso i maschi. Sembra che le femmine siano più brave a ignorare le alterazioni genetiche che contribuiscono a causarli
Un commando armato di coltelli ha ucciso 29 persone e ne ha ferite 130 in una stazione ferroviaria. Pechino accusa i “terroristi dello Xinjiang” e parla di un 11 settembre cinese
Licenziamenti, delocalizzazioni, scomparsa dei sindacati. Negli ultimi quarant’anni i lavoratori statunitensi hanno perso diritti e potere di contrattazione. Le aziende si arricchiscono, ma le famiglie sono sempre più povere
Dopo lo scoppio della crisi, il sistema finanziario si è dimostrato incapace di riformarsi. I suoi problemi potrebbero favorire la diffusione delle nuove valute digitali
Una squadra di calcio composta da richiedenti asilo, fondata da un centro d’accoglienza siciliano, spera un giorno di arrivare in serie A
I soldati di Mosca hanno occupato la penisola di Crimea, in territorio ucraino. Per difendere i cittadini russi, dice il Cremlino. Ma il vero obiettivo di Vladimir Putin è riprendere il controllo di una regione di grande importanza strategica e militare
Nel porto di Sebastopoli le navi militari russe e ucraine sono ancorate una accanto all’altra. Ma la tensione è alta e il rischio di un conflitto non è scongiurato
Da La dolce vita a oggi, una mostra a Metz ricostruisce il modo in cui gli scatti rubati hanno influenzato l’arte. Un percorso sorprendente e rigoroso, scrive Christian Caujolle
Di Ilan Manouach
Giovanni Fiandaca e Salvatore Lupo, La mafia non ha vinto Leggi
La marina messicana ha arrestato il narcotrafficante più ricercato del mondo senza sparare un colpo. Operazione perfetta o resa volontaria?
Dal cervello alla prostata, con gli ultrasuoni ad alta intensità si possono fare operazioni chirurgiche senza danneggiare i tessuti sani. Non ci sono tagli e, in molti casi, non serve neanche l’anestesia
Nel villaggio di Mouthe, nel massiccio del Giura, dove d’inverno il termometro segna -20. Un clima che ha modellato il carattere dei suoi abitanti
La notizia che il boom edilizio in Qatar per i Mondiali del 2022 ha provocato la morte di centinaia di lavoratori immigrati ha fatto il giro del mondo.
Qualcosa di più sottile sta succedendo in Brasile, dove la Fifa fa pressioni per completare gli stadi in tempo per l’evento. Manaus, nel cuore dell’Amazzonia, è al primo posto per numero di operai rimasti uccisi nella costruzione di uno stadio, l’Arena da Amazônia. Tre uomini sono morti sul lavoro, uno d’infarto. L’azienda edile Andrade Gutierrez – tra le principali donatrici delle campagne elettorali – è stata denunciata dal ministero dei lavori pubblici per danni collettivi e rischia di pagare un risarcimento di dieci milioni di dollari.
“Durante le nostre ispezioni abbiamo visto operai senza occhiali protettivi e senza ganci di sicurezza”, ha detto il pubblico ministero Maria Nely de Oliveira. La giornalista Elaíze Farias, di Agencia Pública, è riuscita a parlare con la famiglia di uno degli operai morti. Marcleudo de Melo Ferreira aveva 22 anni quando a dicembre è caduto da 35 metri di altezza nell’Arena da Amazônia.
Era stato assunto da una società subappaltatrice e guadagnava quattrocento dollari al mese. La Andrade Gutierrez si è accollata le spese del funerale, ma non si è messa in contatto con la famiglia. L’Arena da Amazônia, situata in una città con poca tradizione calcistica, è una delle strutture con più probabilità di diventare una cattedrale nel deserto.
Traduzione di Fabrizio Saulini Leggi
L’occupazione. Gli obiettivi del Cremlino. Il rischio di una guerra etnica. Tre analisti ucraini spiegano cosa sta succedendo a Simferopol
Di Vasile Ernu
Un’imprenditrice che fonda una tv, una magistrata e una sindaca. In comune l’impegno contro la criminalità organizzata
Neneh Cherry, Suzanne Vega, Maria Antonietta Leggi
Il 27 febbraio gli abitanti dell’accampamento beduino di Khan al Ahmar, in Cisgiordania, hanno notato un oggetto lungo 50 centimetri che volava sopra le loro teste. Un drone israeliano, ovviamente. Leggi
La minaccia di un intervento militare potrebbe essere un bluff. Quello che interessa davvero a Mosca è stabilire un solido protettorato sulla Crimea
Mentre in Venezuela continuano le manifestazioni contro il governo, la sinistra in America Latina appoggia il successore di Chávez e chiude gli occhi davanti ai suoi abusi di potere
Anche se non ci sono prove che l’attacco di Kunming sia legato al jihad globale, la reazione del governo nello Xinjiang sarà dura
Progetta software capaci di svolgere operazioni autonome su Twitter. Le sue creazioni sono divertenti, popolari e commoventi. E sono una critica al modo in cui il web organizza le nostre vite
Il panorama artistico dell’Asia meridionale è dominato da India e Pakistan. Il Bangladesh non vuole passare inosservato
“Il paternalismo non è che una forma insidiosa dell’autoritarismo che concede una finta libertà”. Il ruolo degli insegnanti secondo Mario Lodi. Leggi
Charles-Ferdinand Ramuz, Adamo ed Eva Leggi
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