Banca centrale europea

L’inflazione nell’eurozona scende sotto il 2 per cento per la prima volta dal 2021

L’inflazione nell’eurozona ha subìto un forte rallentamento a settembre, scendendo all’1,8 per cento su base annua, il livello più basso da più di tre anni, grazie soprattutto alla riduzione dei prezzi dell’energia. Leggi

Un’estate importante per le politiche economiche

Contro la povertà e le disuguaglianze i partiti possono fare proposte coraggiose pur rispettando gli impegni europei Leggi

L’eredità di Mario Draghi

In questi anni il presidente della Bce si è guadagnato il titolo di “salvatore dell’euro”, ma è stato oggetto di frequenti attacchi nei paesi dell’Europa settentrionale, in particolare in Germania. Leggi

La criptovaluta di Facebook è una sfida alla sovranità degli stati

A Basilea s’incontrano rappresentanti delle banche centrali e dell’azienda da due miliardi di utenti che vorrebbe coniare una moneta digitale al pari di uno stato sovrano. Leggi

La strategia di Mario Draghi non piace alle banche

Il presidente della Banca centrale europea continua a tenere fede alla famosa promessa del luglio del 2012, cioè “fare tutto il possibile per salvare l’euro”. Il 10 marzo il presidente della Banca centrale europea ha presentato delle misure di politica monetaria decisamente più incisive rispetto a quelle annunciate in precedenza e soprattutto decisamente più orientate all’economia reale che ai mercati finanziari. Leggi

Mario Draghi continua a sostenere l’euro, ma potrebbe non bastare

Il 3 dicembre Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea (Bce), ha annunciato nuove misure per far ripartire l’economia dell’eurozona. Ma la Bce non potrà reggere a lungo le sorti dell’euro, è necessario che la politica si prenda le sue responsabilità. Leggi

La Banca centrale europea proroga il quantitative easing fino a marzo del 2017
La Banca centrale europea proroga il quantitative easing fino a marzo del 2017. La Bce ha deciso di prorogare il programma di acquisto di titoli di stato di sei mesi e di comprare anche titoli degli enti locali. Lo ha annunciato Mario Draghi in una conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.
Borse europee in deciso rialzo in attesa delle decisioni della Bce.
Borse europee in deciso rialzo in attesa delle decisioni della Bce. Il consiglio direttivo della Banca centrale europea si riunisce oggi a Francoforte in Germania e i mercati si aspettano un annuncio del presidente Mario Draghi che possa calmare la volatilità degli ultimi giorni, dopo il crollo della borsa di Shanghai.
La Bce ha alzato i fondi di emergenza alle banche greche

La Banca centrale europea ha alzato di 900 milioni di euro il limite alle liquidità di emergenza che lascia disponibili alle banche della Grecia. Lo ha riferito il presidente Mario Draghi, al termine di una riunione del consiglio direttivo. Il governatore è intervenuto sulla questione del debito greco: “È fuori questione che un alleggerimento sia necessario” ha ammesso. E ha assicurato: “Per noi la Grecia è e resta nell’euro”. Leggi

La Banca centrale europea lascia invariati i tassi d’interesse

La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse dell’area euro al minimo storico dello 0,05 per cento. La decisione del consiglio direttivo è in linea con le aspettative dei mercati, ma l’attesa è soprattutto per i riferimenti al programma di emergenza Ela: il limite massimo ai finanziamenti che la Bce concede alle banche greche, stabilito in 89 miliardi di euro, non è stato più ritoccato dal 26 giugno scorso.

Secondo indiscrezioni, il consiglio direttivo della Bce potrebbe aspettare, prima di fare altre concessioni, che l’eurogruppo faccia partire il prestito ponte a favore di Atene per coprire le necessità della fase di negoziato di un nuovo piano di aiuti. Stando alle simulazioni interne, il poco contante rimasto agli sportelli greci – che sono chiusi dal 29 giugno e con un limite di prelievo giornaliero a 60 euro – dovrebbe bastare fino a lunedì 20 luglio, quando peraltro la Grecia dovrà rimborsare 4,2 miliardi (tra bond e interessi) alla stessa Bce. Se ciò avverrà, grazie al prestito ponte, allora il governatore Mario Draghi potrà fare altre concessioni.

La Bce ha garantito liquidità alle banche greche fino a mercoledì

La Banca centrale europea ha deciso di mantenere intatta la liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche al livello deciso il 26 giugno scorso, cioè 89 miliardi, a fronte però di maggiori garanzie. L’istituto centrale ha infatti deciso di apportare “una correzione” al valore dei titoli greci portati in garanzia dalle banche, come comunicato dall’istituto centrale al termine della videoconferenza dei governatori del suo consiglio direttivo. Di fatto, è stato congelato il 27 per cento di tutti i depositi con il rischio che siano i correntisti a farne le spese.

L’orientamento della Bce è di aspettare l’esito del Consiglio europeo e dell’eurogruppo in agenda domani, mentre le banche greche resteranno comunque chiuse fino a mercoledì. Da Francoforte è stato sottolineato che sta “monitorando attentamente la situazione sui mercati finanziari” e “tutte le conseguenze che ne potrebbero scaturire per quanto riguarda la politica monetaria e la stabilità dell’euro”, e si è riservata di “usare tutti gli strumenti disponibili entro il suo mandato”.

Cosa offre la Grecia ai creditori

I ministri delle finanze dell’eurozona che si riuniscono stasera a Bruxelles discuteranno delle proposte del governo greco per ottenere uno stanziamento da 7,2 miliardi di aiuti, che permetterebbe ad Atene di rispettare i pagamenti in scadenza salvandola dall’insolvenza. Ecco i punti principali del documento di undici pagine fatto avere da Alexis Tsipras ai creditori internazionali. Leggi

Riunione d’emergenza del consiglio direttivo della Bce

Fonti della Banca centrale europea hanno riferito che oggi ci sarà una riunione d’emergenza del consiglio direttivo presieduto da Mario Draghi. All’ordine del giorno, la decisione sull’aumento della liquidità a favore delle banche greche. Il consiglio – di cui fanno parte i sei membri del comitato esecutivo della Bce e i 19 governatori delle banche centrali dei paesi dell’Eurozona – terrà una videoconferenza intorno a mezzogiorno.

Nel frattempo, all’indomani del fallimento delle discussioni dell’Eurogruppo, il governo di Atene ha fatto sapere di essere impegnato per il “successo” del vertice straordinario dei capi di stato e di governo dei paesi dell’area euro convocato per lunedì alle 19 a Bruxelles. L’esecutivo guidato da Alexis Tsipras ha sottolineato di apprezzare che le trattative finali avvengano al più alto livello politico dell’Europa e “il nostro impegno è per un successo del vertice” hanno assicurato da Atene.

Le stime dell’eurozona non erano così positive da sette anni, secondo Draghi

Le riforme del mercato del lavoro in Europa devono fare leva sull’intensità del lavoro stesso, ossia sulla flessibilità degli orari e sui salari invece che sui licenziamenti e sugli esuberi. Soltanto così l’economia ne avrà beneficio già sul breve termine. Lo ha sostenuto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi durante un convegno a Sintra in Portogallo. “L’esperienza vista in Germania durante la crisi suggerisce che se le riforme puntano ad aggiustamenti facendo leva sui margini di intensità, in pratica sulle ore lavorate e sui salari, è meno probabile che abbiano effetti negativi sul breve termine rispetto a quelle che fanno leva sui margini di ampiezza, ovvero i licenziamenti” ha dichiarato Draghi.

Il presidente della Bce ha rilevato che le prospettive economiche dell’area euro sono “migliori di quanto lo siano state negli ultimi sette lunghi anni di crisi”. Per Draghi “la politica monetaria si sta facendo strada nell’economia. La crescita si sta rafforzando e le attese di inflazione sono risalite dopo i loro minimi”. Questo però non significa che i problemi siano risolti, ha avvertito il presidente della Bce. Quella in corso, secondo lui, è una “ripresa ciclica” che da sola non può cancellare i problemi di lungo termine dell’eurozona. A questo scopo, Draghi ha lanciato un appello alle riforme per “agganciare il ritorno alla crescita”.

Draghi: La Bce andrà avanti finché necessario con il quantitative easing

Il quantitative easing della Banca centrale europea ha “fatto cadere” i tassi di interesse dei prestiti bancari e ora deve spingere i consumi e gli investimenti. Lo ha sostenuto il presidente della Bce Mario Draghi, che ha rassicurato i mercati rivendicando la bontà delle recenti politiche dell’Eurotower in un discorso al Fondo monetario internazionale. Gli acquisti sul mercato andranno avanti fino al termine annunciato dell’operazione, cioè il settembre del 2016, ha detto Draghi. E in ogni caso, ha aggiunto, il piano di sostegno all’economia resterà in piedi per tutto il tempo necessario perché dopo “quasi sette anni di crisi” le imprese e le famiglie esitano ancora molto ad assumersi rischi e “ci vorrà un po’ di tempo prima che si possa dichiarare vittoria”.

Il direttore generale dell’Fmi, Christine Lagarde ha da parte sua convenuto che, con il quantitative leasing, la Bce ha fatto molto per prevenire la minaccia della deflazione e sostenere la domanda debole. Lagarde ha poi definito Draghi un uomo di “eccezionale intuizione, fiera determinazione e soprattutto coraggio”. Dopo l’intervento di Draghi si è fermata la risalita dell’euro, tornato al di sotto di 1,14 sul dollaro a 1,1361 nel pomeriggio. Prima la valuta condivisa era risalita fino a 1,1443 dollari, sui massimi da tre mesi.

La Banca centrale europea mantiene stabile il suo principale tasso di interesse allo 0,05 per cento. Afp

La Banca centrale europea mantiene stabile il suo principale tasso di interesse allo 0,05 per cento. Afp

La polizia ferma i manifestanti a Francoforte per l’identificazione

A Francoforte la polizia ha fermato centinaia di manifestanti del movimento Blockupy per la loro identificazione. Si tratta per la maggior parte di attivisti delle associazioni italiane. Intanto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi è arrivato per aprire la conferenza di inaugurazione della nuova sede della banca. Con le strade bloccate dalla manifestazione Draghi e gli altri leader europei attesi alla cerimonia sono arrivati in elicottero.

Cos’è il movimento Blockupy e perché manifesta a Francoforte

Più di diecimila persone stanno protestando contro l’austerità davanti alla nuova sede della Banca centrale europea a Francoforte, nel giorno dell’inaugurazione dell’edificio costato 1,3 miliardi di euro. La manifestazione, organizzata dal movimento Blockupy, è composta da cinque cortei di attivisti che sono partiti da diversi punti della città. Uno di questi ha costruito delle barricate e incendiato auto delle forze dell’ordine e cassonetti. La polizia ha usato gas lacrimogeni e idranti. Alcuni attivisti denunciano anche l’uso di spray urticanti, strumento di cui gli agenti sono dotati, come ha confermato a Bloomberg Claudia Rogalski, portavoce della polizia.

Cos’è Blockupy
Blockupy si definisce una rete europea di movimenti sociali che riunisce “attivisti, disoccupati, migranti, lavoratori precari e dell’industria, politici e sindacalisti da diversi paesi d’Europa tra cui Italia, Spagna, Grecia, Paesi Bassi, Danimarca, Francia e Germania”.

La protesta
“Il centro della nostra protesta è la Grecia”, ha dichiarato Werner Renz, rappresentante del movimento Attac, “abbiamo bisogno di più Atene e meno Berlino, la situazione greca non può essere risolta solo con l’austerità”.

I manifestanti accusano le istituzioni europee di voler di “rendere permanenti le misure di austerità” con piani di salvataggio che impongono tagli della spesa pubblica, peggiorando le condizioni della popolazione nei paesi già colpiti dalla crisi economica e dalla disoccupazione:

Con lo slogan “Let’s take over the party”, la manifestazione è stata organizzata nel giorno di inaugurazione della nuova Eurotower e prevede “azioni di disobbedienza civile per bloccare questa autocelebrazione, interrompendo la normale giornata di lavoro”.

Manifestazione di Blockupy, migliaia di persone  a Francoforte contro la Bce

Nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede della Banca centrale europea, prevista per le ore 11 di oggi, più di novanta organizzazioni della società civile e partiti riuniti nel movimento Blockupy hanno organizzato una manifestazione a Francoforte per denunciare le politiche di austerità europee. L’Eurotower, nuova sede della Banca centrale europea, edificio alto 185 metri con due torri, è stato protetto da un filo spinato per impedire l’avvicinamento dei manifestanti. Per il movimento, oltre a simboleggiare “uno spreco di denaro” in un momento di crisi economica, rappresenta la distanza “tra le élite politiche e finanziarie e il popolo”.

Nella notte alcuni attivisti si sono scontrati con la polizia, schierata in assetto antisommossa. Due auto della polizia sono state bruciate e il municipio della città è stato colpito da lanci di pietre. I manifestanti hanno occupato per alcune ore i binari della stazione e gli svincoli della città.

Su Twitter la protesta si può seguire con gli hashtag #18m o #blockupy.

Askanews, L’Huffington Post

Per Mario Draghi il piano della Banca centrale europea funziona

Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ha detto che “la reazione riscontrata sui mercati all’avvio del piano di allentamento quantitativo varato il 9 marzo dalla Banca centrale europea dimostra che il piano di acquisti funziona” e che la Bce “è in grado di stabilizzare l’inflazione”.

Intervenendo oggi a un convegno a Francoforte, commentando il quantitative easing, il programma di acquisto di titoli con cui l’istituto si propone di contrastare la deflazione nell’eurozona e di rilanciare l’economia, Draghi ha aggiunto che l’inflazione dell’area euro “resterà molto bassa o a livelli negativi nei prossimi mesi, successivamente segnerà una graduale ripresa”.

L’euro è sceso oggi sotto quota 1,06 nei confronti del dollaro. Gli investitori hanno approvato l’indebolimento della moneta che rappresenta un rafforzamento competitivo per le esportazioni dalla zona euro. Le borse europee, tra cui Milano, Parigi e Francoforte, hanno registrato rialzi. Askanews, Ansa, La Repubblica

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