Il 3 aprile le autorità siriane hanno accusato Israele di voler destabilizzare la Siria dopo alcuni raid aerei che hanno distrutto un aeroporto militare seguiti da un’incursione di terra nel sud del paese. Leggi
Il 13 marzo il presidente ad interim Ahmed al Sharaa ha firmato una dichiarazione costituzionale che garantisce la separazione dei poteri e i diritti delle donne. Sarà applicata per un periodo transitorio di cinque anni. Leggi
Il 10 marzo il ministero della difesa siriano ha annunciato la fine di un’operazione militare nell’ovest del paese, dove i combattimenti e le esecuzioni di massa hanno causato quasi 1.500 morti dal 6 marzo. Leggi
Il 7 marzo le forze di sicurezza siriane hanno lanciato una grande operazione di rastrellamento nell’ovest della Siria in seguito ai combattimenti con i miliziani fedeli all’ex presidente Bashar al Assad, che hanno causato più di settanta morti. Leggi
Il leader de facto della Siria, Ahmed al Sharaa, alla guida della coalizione ribelle che l’8 dicembre aveva rovesciato il regime di Bashar al Assad, è stato nominato il 29 gennaio presidente ad interim. Leggi
Il 27 gennaio l’Unione europea ha avviato il procedimento di revoca delle sanzioni imposte alla Siria all’epoca del regime di Bashar al Assad, ha annunciato la responsabile della diplomazia europea Kaja Kallas. Leggi
Una statua distrutta di Hafez al Assad, leader autoritario della Siria dal 1971 al 2000 e padre dell’ex presidente Bashar al Assad, fuggito dal paese l’8 dicembre. Le… Leggi
I paesi occidentali prendono contatti con le nuove autorità siriane, mentre si scoprono altri orrori del regime caduto Leggi
Il leader oggi al potere in Siria ha cambiato linea politica negli anni. Ma non si sa ancora cosa farà, scrive il condirettore del quotidiano libanese Leggi
La fine del regime siriano di Bashar al Assad avrà effetti in tutta la regione. E stravolgerà l’ordine politico basato sulla forza dell’Iran Leggi
Secondo l’Unhcr un milione di persone potrebbe tornare nel paese nel primo semestre del 2025, in seguito alla caduta del regime di Bashar al Assad. Leggi
L’ex presidente siriano ha rotto il silenzio il 16 dicembre affermando di essere fuggito dalla Siria su richiesta di Mosca e definendo “terroristi” i ribelli che hanno preso il potere a Damasco. Leggi
Il 13 dicembre il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all’esercito di prepararsi a restare per tutto l’inverno in una zona cuscinetto in Siria, al confine con le alture del Golan annesse da Israele. Leggi
Una coalizione di forze ribelli ha conquistato Damasco e ha cacciato il dittatore. Il futuro è pieno di incognite ma, dopo cinquant’anni di un regime feroce, per i siriani è il momento di gioire Leggi
Cosa succederà ora dipenderà dall’equilibrio di potere tra le varie fazioni e dalla loro volontà di non far ripiombare il paese nella guerra civile Leggi
L’11 dicembre il nuovo primo ministro ad interim Mohammed al Bashir ha affermato che la coalizione ribelle a guida islamica radicale che ha rovesciato il regime di Bashar al Assad garantirà i diritti di tutte le confessioni religiose. Leggi
Le Monde ha raccolto e verificato decine di foto e video che raccontano la rapida avanzata dei ribelli, che in soli dodici giorni hanno raggiunto la capitale del paese e costretto il dittatore Bashar Al Assad alla fuga. Il video. Leggi
I ribelli siriani che hanno rovesciato il regime di Bashar al Assad hanno annunciato il 10 dicembre di aver nominato Mohammed al Bashir primo ministro di un governo di transizione. Leggi
Con la caduta di Assad si conclude l’arco delle rivolte delle primavere arabe che hanno ridisegnato la regione. Leggi
La fine del regime siriano ridisegna gli equilibri del Medio Oriente, e non solo. La sconfitta di Assad infligge un duro colpo agli alleati di sempre: Russia e Iran. Leggi
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