Incendio

Diciassette bambini muoiono in un incendio in un dormitorio scolastico in Kenya

Almeno diciassette bambini sono morti in un incendio divampato nel dormitorio di una scuola elementare nel centro del Kenya, ha annunciato il 6 settembre la polizia. Leggi

L’incendio della Grenfell tower è il risultato di decenni di errori

L’incendio della Grenfell tower, che ha causato 72 morti a Londra nel 2017, “poteva essere evitato”, ha affermato il 4 settembre il presidente del comitato d’inchiesta Martin Moore-Bick. Leggi

Un incendio divampato in un edificio causa almeno 44 vittime in Bangladesh

Almeno 44 persone sono morte e decine sono rimaste ferite la sera del 29 febbraio in un incendio divampato in un edificio di sette piani a Dhaka, la capitale del Bangladesh. Leggi

Dopo le fiamme

Due donne si disperano dopo l’incendio che il 31 agosto ha distrutto un edificio residenziale di Johannesburg, il principale centro economico del Sudafrica e dell’Africa... Leggi

Il mondo all’una

Cresce il numero delle vittime nell’incendio a Londra, arresti in Egitto dopo la cessione di isole del mar Rosso, la nuova ministra serba: cos’è successo nel mondo. Leggi

Incendiata una chiesa a Tabgha, in Israele, fermati 16 coloni

Un incendio doloso è stato appiccato in uno dei luoghi simbolo della cristianità, la chiesa di Tabgha sul lago di Galilea, dove secondo la tradizione è avvenuto il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Sul luogo dell’incendio è stata trovata una scritta in ebraico antico: “I falsi idoli saranno eliminati”. Sedici giovani coloni sospettati sono stati fermati e poi rilasciati dopo essere stati interrogati dalla polizia: dieci di loro venivano dall’insediamento di Yitzhar, noto per l’estremismo dei suoi abitanti. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha chiesto ai servizi di sicurezza interni israeliani di indagare sull’episodio con la massima urgenza.

La chiesa non ha subìto danni, riferiscono i monaci benedettini che gestiscono il santuario, il fuoco ha raggiunto solo alcuni edifici vicini, tra cui un magazzino di libri e un ufficio. La chiesa di Tabgha aveva subìto un precedente attacco nell’aprile del 2014.

“Non permetteremo a nessuno di minare alla coesistenza pacifica tra le religioni e i gruppi etnici in Israele. È un colpo ai princìpi di tolleranza e ai valori di Israele, non mostreremo comprensione per atti del genere”, ha detto il ministro della sicurezza pubblica Gilad Erdan. Anche l’ambasciata d’Israele presso la Santa sede ha condannato l’episodio.

I coloni ebrei ultranazionalisti in passato sono spesso stati autori di violenze, incendi, sfregi ai luoghi di culto e attacchi contro villaggi arabi in Cisgiordania: è la cosiddetta pratica del price tag, il prezzo da pagare, che implica una sorta di vendetta dai parte dei coloni contro arabi cristiani e musulmani, “colpevoli” di occupare la loro terra.

Tre pompieri dispersi e un morto nel rogo di un deposito di carburante a Kiev

Almeno undici pompieri sono rimasti feriti, uno di loro è morto in ospedale, in un’esplosione avvenuta il 9 giugno e provocata da un incendio divampato in un deposito di carburanti il giorno prima. Altri tre pompieri sono scomparsi. Le cause del rogo, che ha distrutto almeno 16 serbatoi di gas a Vasjlkiv, a 30 chilometri da Kiev, non sono ancora chiare.

Parlando alla Bbc, un responsabile dell’industria petrolifera ucraina ha riferito che l’esplosione seguita all’incendio si è verificata martedì alle 8 di mattina (ora locale). A prendere fuoco sarebbe stato inizialmente un solo serbatoio. Le fiamme si sarebbero poi propagate rapidamente, avvolgendo anche gli altri serbatoi: otto di questi avevano un capacità di 900 metri cubi di carburante. Un video della Reuters mostra l’incendio e la colonna di fumo provocata dal rogo.

Le autorità stanno indagando su tre possibili cause: la violazione delle norme di stoccaggio del carburante, un malfunzionamento tecnico o un incendio doloso. Centinaia di pompieri sono ancora al lavoro nel tentativo di domare le fiamme.

Un incendio distrugge migliaia di ettari di foresta in Cile

In Cile sono state mobilitate sessantuno squadre di vigili del fuoco per fermare gli incendi che hanno colpito le regioni meridionali di Bio Bio e Araucania. Quattordici focolai, a un livello di massima allerta, hanno bruciato la foresta. Uno di questi ha distrutto da solo oltre 1.600 ettari di vegetazione. Molte persone sono state costrette a lasciare l’area e i vigili del fuoco hanno provato a salvare le abitazioni mentre le fiamme erano sempre più violente. Leggi

L’incendio a Valparaíso

Il 12 aprile un incendio si è propagato tra le colline della città portuale di Valparaíso, in Cile. Ha provocato almeno dodici vittime e lasciato almeno cinquecento famiglie senza casa. Leggi

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.