Il 13 settembre la Corea del Nord ha pubblicato per la prima volta le immagini di un impianto di arricchimento dell’uranio in occasione di una visita di Kim Jong-un, che ha chiesto un rafforzamento delle capacità nucleari del paese.
Il regime nordcoreano, che ha effettuato il suo primo test nucleare nel 2006 ed è sottoposto alle sanzioni delle Nazioni Unite per i suoi programmi militari vietati, non aveva mai mostrato pubblicamente le immagini di questi impianti.
L’uranio arricchito serve a produrre testate nucleari.
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“Kim ha visitato l’Istituto per le armi nucleari e una base per la produzione di materiale nucleare”, ha affermato l’agenzia di stampa statale Kcna, senza fornire ulteriori dettagli.
Il leader nordcoreano “ha sottolineato la necessità di aumentare il numero delle centrifughe per l’arricchimento dell’uranio in modo da incrementare in modo esponenziale la produzione di armi nucleari di autodifesa”, ha aggiunto la Kcna, pubblicando alcune immagini della visita.
La Corea del Nord sta continuando a sviluppare i suoi programmi militari vietati, nonostante le sanzioni delle Nazioni Unite, grazie anche al sostegno dei suoi alleati, la Russia e la Cina.
“L’esistenza stessa di un impianto di arricchimento dell’uranio in Corea del Nord costituisce una flagrante violazione di varie risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, ha affermato un portavoce del ministero dell’unificazione sudcoreano.
250 lanciatori di missili balistici
Secondo i servizi di sicurezza sudcoreani, Pyongyang dispone di vari impianti di arricchimento dell’uranio, uno dei quali nel sito nucleare di Yongbyon.
“Molto probabilmente l’impianto visitato da Kim è quello di Kangson”, ha dichiarato all’Afp Hong Min, il principale analista dell’Istituto coreano per l’unificazione nazionale, riferendosi a un sito nucleare segreto vicino a Pyongyang.
Le relazioni tra Seoul e Pyongyang sono ai minimi storici. Di recente la Corea del Nord ha annunciato il dispiegamento di 250 lanciatori di missili balistici al confine tra i due paesi.
Il 12 settembre Seoul ha affermato che il regime nordcoreano ha lanciato in mare vari “missili balistici a corto raggio”.
Il giorno dopo la Kcna ha precisato che si è trattato di un test di un “nuovo sistema di razzi a lancio multiplo da 600 millimetri”.