Dopo 21 anni di conduzione Giancarlo Magalli lascia I fatti vostri, storico programma di Rai2. Ritengo che la sua esperienza vada capitalizzata. Se non in tv, che fatica a dargli ciò che meriterebbe, almeno nella vita pubblica. Già candidato social al Quirinale nel 2015, sarebbe perfetto per una più plausibile poltrona al Campidoglio. Innanzitutto è stato compagno di scuola di Mario Draghi, quindi presumo abbia il suo cellulare. Per il programma di Michele Guardì ha trascorso le giornate immerso in una scenografia che ricorda le piazze di un altro idolo capitolino, l’incisore Bartolomeo Pinelli, quello dei mercati rionali e delle suburre. È stato a lungo volontario della polizia municipale, guadagnando il titolo di “pizzardone” onorario e il grado di maggiore. Una sorta di Figliuolo disincantato senza la smania dell’uniforme, anzi fedele a una mise da amministrazione comunale. Istrione nato e politico dentro: autoironico con Pippo Baudo, con cui faceva coppia giocando sull’opposta statura, spietato con colleghi e colleghe quando c’è da difendere il territorio. Ma ciò che lo rende avversario temibile e a prova di talk è lo straordinario cinismo e la rapidità di battuta degna di un personaggio di Monicelli. Un suo collega raccontava di quando lo aggiornò sulla guarigione di un noto imprenditore con il vizio della cocaina. “Salutamelo tanto”, disse Magalli. “Sarà fatto!”, rispose l’amico. “Be’, salutamelo lo stesso”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1415 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati