È un settimanale francese progressista, prima si chiamava Le Nouvel Observateur.
Tra i paesi che già l’hanno fatto, solo pochi fanno parte dell’Unione europea. Ora la Spagna dice che lo farà entro luglio, ma l’Europa si muove in ordine sparso. Eppure sarebbe il momento di fare un gesto coraggioso. Leggi
Gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza sono importanti, ma non bastano a cancellare la sensazione di una complicità occidentale nella morte di migliaia di bambini. Leggi
Washington pensava di potersi disinteressare della questione palestinese e di occuparsi della rivalità con la Cina. Ma il Medio Oriente non si lascia ignorare così facilmente. Leggi
Il vertice dei Brics a Johannesburg dimostra che la guerra russa è diventata il fattore cruciale di un’equazione strategica che la precede e la oltrepassa. Solo una distensione tra Cina e Stati Uniti impedirà di far precipitare la situazione. Leggi
Da giugno non si hanno notizie ufficiali di Qin Gang, capo della diplomazia cinese. Nel regime di Xi Jinping queste “sparizioni” alimentano il senso d’insicurezza della popolazione che teme un ritorno delle purghe maoiste. Leggi
Un’autorità internazionale è riunita per decidere se vietare o autorizzare l’estrazione di minerali dal fondo marino. Una scelta che potrebbe avere conseguenze di vasta portata per un ecosistema di cui sappiamo ancora poco. Leggi
Il presidente Gabriel Boric ha annunciato la nazionalizzazione del settore del litio. Potrebbe diventare un esempio di come riprendere il controllo delle proprie risorse senza le rappresaglie del passato. Leggi
In appena due mesi la coalizione più a destra nella storia del paese ha scatenato un’offensiva contro lo stato di diritto e contro i palestinesi. Lo stato ebraico è scosso da proteste e cortei e sempre più criticato a livello internazionale. Leggi
Tramonto della soluzione dei due stati, aumento della volontà di potere esclusivo, sostegno a un sistema di governo non democratico: le conclusioni di un sondaggio israelopalestinese parlano di una pace sempre più lontana. Leggi
Il reintegro progressivo della Siria, prima all’interno del mondo arabo nonostante diversi ostacoli e poi oltre i suoi confini, è il riflesso dei grandi cambiamenti in corso nella regione, favoriti dall’invasione russa dell’Ucraina. Leggi
L’anno che sta per finire ha fatto saltare ogni pronostico, praticamente in ogni ambito. Di conseguenza provare ad anticipare gli eventi dell’anno prossimo sarebbe inutile, ma forse vale la pena cercare di trarre qualche insegnamento. Leggi
Questo periodo di forte tensione dovrebbe portare la comunità internazionale a recuperare la sua identità morale: è sempre più urgente fare fronte comune davanti alle nuove sfide globali. Leggi
A sei mesi dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina nessuno dei due paesi è disposto ad aprire dei negoziati e fermare il crescendo del conflitto. Intanto in occidente ci si chiede quanto si sia disposti a pagare la libertà dal gas russo. Leggi
In estate il paese rifiorisce grazie all’arrivo dei libanesi della diaspora, ma la crisi economica è sempre lì. Svalutazione, tagli alla corrente elettrica e un sistema politico ostaggio dei clan trasformano la quotidianità in un percorso a ostacoli. Leggi
Dopo l’invasione russa, il paese non si sente più al sicuro. La sola promessa di protezione degli Stati Uniti contro la Corea del Nord potrebbe non bastare a scoraggiare Kim Jong-un da un eventuale attacco. Leggi
La Casa Bianca è in un vicolo cieco dopo aver criticato la presidente della camera per il viaggio in programma a Taiwan. Pechino minaccia ritorsioni, Washington vuole evitare un altro fronte di guerra, e dovrà fare un passo indietro. Leggi
Nel clima di tensione generale a livello internazionale, l’Iran potrebbe trasformarsi in un nuovo test per un occidente rinvigorito dalla guerra in Ucraina, ma che ha perso importanza relativa in un mondo davvero multipolare. Leggi
I paesi del sud globale considerano l’invasione dell’Ucraina una faccenda dell’occidente e continuano a fare affari con Mosca nonostante le conseguenze catastrofiche della guerra per le loro economie. Leggi
Il 1 luglio 1997 il territorio passava dalla dominazione britannica a quella di Pechino, che s’impegnava a rispettarne l’autonomia politica ed economica. Un quarto di secolo dopo Hong Kong è completamente assoggettata alla Cina. Leggi
Il governo cinese è alle prese con due sfide simultanee di natura diversa e per la prima volta arrivano critiche aperte alla sua gestione. Tuttavia questo non complicherà la terza rielezione del presidente al congresso di ottobre. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati